Si arrampica sul Bacco e mima atti sessuali. Polemica per le foto di una turista

Nelle immagini la ragazza sulla statua si fa ritrarre in atteggiamenti osceni

Si arrampica sul Bacco e mima atti sessuali. Polemica per le foto di una turista

Si arrampica sul Bacco e mima atti sessuali. Polemica per le foto di una turista

Turismo cafone, un altro oltraggio a Firenze. O almeno così sembra. Una giovane turista, in base alle immagini che stanno girando sui social, si è arrampicata sulla statua del Giambologna in Borgo San Jacopo mimando atti ed effusioni sessuali con l’opera. Gli scatti, che stanno rimbalzando sul web immortalano una ragazza che si sbaciucchia e ammicca con la statua a due passi da Ponte Vecchio. Il Comune, interpellato sul fatto, a causa della mancanza di telecamere nel tratto e l’assenza di segnalazioni alla Municipale, non ha potuto confermare l’avvenimento nè la sua data. Ma le immagini hanno scatenato la rabbia e le polemiche del caso. "Che schifo", "Vuol dire non avere rispetto" e "Firenze merita di meglio", sono solo alcuni dei commenti che hanno invaso i post di denuncia del gesto. C’è anche chi ci è andato più pesante ma tutti i giudizi espressi dal mondo del web sembrano ribadire che la città non ha più voglia di essere oltraggiata, come sarebbe successo appunto all’opera del Giambologna realizzata tra il 1560 e il 1565. Una statua di valore, che si è salvata dalle bombe dei nazisti nella seconda guerra mondiale e che dal 1958 si trova lì, indisturbata, in Borgo San Jacopo a un tiro di schioppo dal Ponte Vecchio.

E pensare che non è la prima volta che i nostri monumenti, eccellenze che ci rendono grandi nel mondo, vengono usati dai vandali per fare i propri comodi. Solo qualche giorno fa un altro giovane ha scalato il Duomo riprendendo la salita passo passo e scattandosi una foto-trofeo dalla cima. Naturalmente senza protezioni e senza uno straccio di permesso. Cappuccio calato in testa, volto coperto eccetto gli occhi. Anche in questo caso il gesto ha scatenato non poche polemiche e condanne.

Era il 23 agosto dell’anno scorso, invece, quando sono apparse delle scritte dipinte con la vernice nera sulle colonne del corridoio Vasariano, a due passi dagli Uffizi. In quel caso furono dei tifosi del Monaco 1860 arrivati a Firenze in trasferta. L’imbrattamento portò anche a una dura condanna da parte del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Gabriele Manfrin