Si fa Luce! sulle incognite dell’IA: "Non sia nemica ma nostra alleata"

Dalla sindaca Sara Funaro al governatore Eugenio Giani, la politica sfila sul palcoscenico del festival. La prima cittadina: "Decisiva nell’inclusione sociale". Mazzeo: "Strumento per ridurre le disuguaglianze".

Si fa Luce! sulle incognite dell’IA: "Non sia nemica ma nostra alleata"

Dalla sindaca Sara Funaro al governatore Eugenio Giani, la politica sfila sul palcoscenico del festival. La prima cittadina: "Decisiva nell’inclusione sociale". Mazzeo: "Strumento per ridurre le disuguaglianze".

L’intelligenza artificiale – spettro e suggestione, contenitore di timori e insieme di infinite possibilità di un futuro che è già presenza, – è stata il fulcro nobile del lungo confronto dell’edizione 2024 del festival di ‘Luce!’ che si è snodato nella giornata di sabato in un Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio gremito di giovani curiosi, esperti e personalità.

Ad aprire le danze la direttrice di direttrice di QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Luce! del Qn Agnese Pini ("Il Festival di Luce! nasce con l’obiettivo di creare uno spazio di dialogo aperto e inclusivo, dove poter riflettere insieme su come l’Ia possa rappresentare sia un’enorme opportunità, che una sfida complessa da gestire" le sue parole per introdurre la giornata di dibattiti) insieme alla sindaca Sara Funaro. "Vogliamo approfondire soprattutto come questa tecnologia possa favorire l’integrazione, la cooperazione sociale e la tutela dei diritti di tutti – sono ancora parole di Pini – dando voce ad esperti e protagonisti che condivideranno idee e prospettive con il pubblico".

Secondo la prima cittadina "in un mondo sempre più interconnesso e sempre più digitale dobbiamo interrogarci su come la tecnologia debba trasformarsi in una nostra alleata e non in una forza nemica". "Il supporto del digitale anche in termini inclusione sociale, può concretizzarsi in molti modi – l’esempio portato da Funaro – penso ad esempio al tema della telemedicina che può dare risposte concrete a bisogni sociosanitari in crescita che richiedono un cambio di passo". Al festival – al quale hanno preso parte, tra gli altri anche Giovanni Allevi, Gherardo Colombo, Gabriella Greison, Sabina Nuti, Caterina Balivo e in collegamento il ministro degli Esteri Antonio Tajani – era presente il governatore della Toscana Eugenio Giani.

Questi i punti chiave della sua riflssione sull’impatto dell’Intelligenza artificiale nella società: "Il nuovo non si può fermare, ma comprendere e governare sì. La Toscana intende fare da apripista in Italia e per questo abbiamo creato uno slogan: ‘’l’intelligenza artificiale in Toscana è sempre più umana’’. Decisi a dotarci di strumenti operativi di supporto per il territorio, per primi nel panorama nazionale abbiamo recepito le recentissime direttive europee in tema di cybersicurezza e di Ia, costituendo un Csirt regionale, ovvero un centro di competenze dedicato alla cybersicurezza. A breve nascerà l’Osservatorio regionale sull’intelligenza artificiale, di cui faranno parte tecnici ed esperti. Intendiamo sfruttare infrastrutture digitali e nuove tecnologie anche per dare sostegno al progetto della Toscana Diffusa, dove territori, comunità, aree fragili o marginali, accolgono interventi strutturali e conquistano dignità di protagonisti".

"L’Europa è la prima al mondo a regolamentare l’Ia, ma non basta essere il continente delle regole – sono le parole del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – dobbiamo tornare protagonisti sul palcoscenico globale dell’innovazione, unendo gli sforzi degli Stati membri con investimenti e progetti comuni. La Toscana, da sempre terra di genio e creatività, vuole guidare questo processo con una strategia inclusiva e lungimirante, puntando sull’intelligenza artificiale per ridurre le disuguaglianze, creare nuova occupazione e migliorare la qualità della vita dei cittadini".

Emanuele Baldi

Niccolò Gramigni