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Si getta dall’ospedale e muore, risarciti i familiari

Si è tolto la vita gettandosi dalla finestra della camere d’ospedale dov’era ricoverato. Un gesto che l’uomo, 85enne di Firenze,...

Si è tolto la vita gettandosi dalla finestra della camere d’ospedale dov’era ricoverato. Un gesto che l’uomo, 85enne di Firenze, aveva già tentato nei giorni precedenti e che, secondo i giudici del tribunale di Firenze, poteva essere evitato con un maggior controllo e una corretta valutazione da parte del personale sanitario. Per questo, l’azienda ospedaliera Careggi e l’Asl Toscana centro sono stati condannati a risarcire il figlio, i due nipoti e la nuora – assistiti dall’avvocato Filippo Magni – del deceduto per un totale di oltre 700mila euro.

Tutto ha inizio ad agosto 2018: dopo essersi allontanato da casa senza preavviso, l’uomo viene ritrovato nei pressi di una stazione ferroviaria di un comune fiorentino dal figlio, al quale confessa l’intenzione di volersi suicidare. L’anziano viene così trasportato al pronto soccorso di Careggi e poi, una volta ’diagnosicata’ la perdurante intenzione di togliersi la vita, al Servizio ospedaliero di diagnosi e cura psichiatrico (Spdc) delle Oblate per essere sottoposto a visita specialistica.

Il giorno successivo, rientrato a Careggi, viene sottoposto a una seconda visita psichiatrica e rimandato al pronto soccorso per poi essere definitamente ricoverato nel reparto di Medicina del Careggi. Passano poche ore,e il corpo dell’uomo viene rinvenuto esanime al suolo, dopo un volo di circa 17 metri.

Per il giudice Roberto Monteverde, è evidente che siano state disattese "le indicazione contenute nelle raccomandazione del ministero della Salute sulla prevenzione del suicidio di un paziente in ospedale". Pertanto, è anche accertato il nesso "tra la condotta del personale sanitario delle due aziende sanitarie e la morte dell’uomo", in quanto i medici del Spdc avrebbero "errato nella valutazione effettuata" e nell’aver "sottovalutato il richio suicidario del paziente", mentre nel caso di Careggi il personale non avrebbe "correttamente gestito e provveduto specificamente alla sicurezza e prevenzione seppur a conoscenza dei comportamenti" dell’uomo.

Pie.Meca.