BARBARA BERTI
Cronaca

Si torna al cinema, con Antonio Pisu

Domani all’Adriano il road movie ’Est - Dittatura Last Minute’. "Una storia giusta da raccontare oggi"

di Barbara Berti

"Una seconda occasione a questo film che, dopo la presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia dell’anno scorso, ha ricevuto tanti premi ai vari festival in giro per il mondo ma che nelle sale arriva solo adesso vista la situazione pandemica". Così l’attore, regista e sceneggiatore carrarese Antonio Pisu annuncia lo sbarco a Firenze di "Est - Dittatura Last Minute", il road movie del 2020 da lui diretto e prodotto da "Genoma Films" di Paolo Rossi Pisu, in collaborazione con Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi, già autori del libro "Addio Ceausescu" da cui è tratta la sceneggiatura. La pellicola è in programma al cinema Adriano di Firenze e domani, il produttore nonché l’autore del soggetto Andrea Riceputi incontrerà il pubblico delle proiezioni pomeridiani.

Pisu, torna alla regia dopo la sua opera prima “Nobili Bugie“. Come nasce “Est - Dittatura Last Minute“?

"Ho incontrato Maurizio Paganelli al Festival di Cannes e mi ha raccontato la sua storia che coinvolge anche Andrea Riceputi ed Enrico Boschi. Ho subito capito che quella era la storia giusta da raccontare oggi. In un momento in cui una società individualista sembra non avere il tempo per tendere una mano verso il prossimo, è arrivato il momento di fermarsi, fare un piccolo passo indietro e riflettere".

Di cosa parla il film?

"Di tre amici, Pago, Rice e Bibi, che a poche settimane dalla caduta del muro di Berlino, lasciano la tranquilla Cesena in cerca di avventura: dieci giorni di vacanza nell’Europa dell’est, verso quei luoghi in cui è ancora presente il regime sovietico. Casualmente si ritrovano nella Romania di Ceausescu, travolti da una missione per aiutare una famiglia in difficoltà".

Attraverso il cinema si racconta la storia?

"Sì. L’Italia, come il resto del mondo, finge di non sapere quale sia il passato e il presente dello stato Rumeno. Con il mezzo cinematografico è possibile invece, attraverso gli occhi di tre giovani italiani, ripercorrere le strade della storia in una vicenda universale, una metafora su come basti poco affinché il punto di vista cambi. Una visione di come ciò che diamo per scontato ogni giorno, per gran parte della popolazione mondiale, è solo un grande buffet da poter ammirare dall’ultima fila in punta di piedi".

Nel film i tre amici sono interpretati da attori esordienti, tra cui Lodo Guenzi. Come è stato dirigere il fondatore dello Stato Sociale?

"Facilissimo perché Lodo è un bravo attore. E’ conosciuto per la musica ma lui nasce come attore, visto che si è diplomato all’Accademia ‘Nico Pepe’ di Udine, dando così forma e sostanza alle sue capacità teatrali. Molto bravi anche Matteo Gatta e Jacopo Costantini. I tre sono diventati veramente amici durante le riprese e questa unione è molto tangibile guardando il film".

Prossimi impegni?

"Sto lavorando alla realizzazione del film ‘Nina dei lupi’ tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Bertante. Mi auguro di iniziare le riprese quanto prima, già in ottobre".