"Siamo sopravvissuti alla crisi del 2008, a quella del 2011, alle ondate del covid. Ma il caro energia ci sta mettendo in ginocchio". Marcello Fallaci, titolare della Litografia Ip, l’ultima tipografia industriale di Firenze città. Si trova alle Cure, in via Boccaccio. In un quartiere dove fino a qualche anno fa si stampavano tutti i libri scolastici destinati alle scuole medie del Paese. "La situazione è diventata difficile – racconta Marcello Fallaci – abbiamo serie difficoltà dovute al costo dell’energia. Nella seconda metà del 2021 stavamo vedendo la luce in fondo al tunnel. Ma a un certo punto è come se avessero bucato gli pneumatici della nostra vettura lanciata a velocità. Nel dicembre 2019 pagavamo 1700 euro di corrente elettrica. A dicembre la bolletta era di 7.013 euro. In due anni il costo mensile è quintuplicato E solamente da settembre è raddoppiato, visto che la bolletta di quel mese era di 3.500 euro".
Una situazione ingestibile. "Abbiamo i costi energetici – ha detto Fallaci – che sono aumentati di 60mila euro su base annua. A questo aumento dell’energia si accompagna un’esplosione dei costi delle materie prime. In un anno il costo della carta è raddoppiato. Non avevo mai visto una cosa così neanche quando l’inflazione viaggiava a due cifre. E ancora non è finita. Le cartiere accettano ordini per aprile a prezzo aperto. Tra due mesi ci diranno a che prezzo ci daranno la carta. E noi ci troviamo a dover aumentare i listini di almeno il 30%. Il risultato di tutto ciò è che diventa necessario rimettere in discussione i contratti in essere". Come si potrà fare fronte a questa situazione? "Siamo abituati a lottare – ha concluso Fallaci - noi veniamo dall’editoria, facevamo libri fino alla crisi del 2008, poi abbiamo allargato la gamma produttiva si va dal biglietto da visita al catalogo d’arte. Siamo passati dal campo editoriale a tutta la gamma dei prodotti commerciali. Adesso ci troviamo in mezzo a questo guado. Con all’orizzonte un possibile fermo delle cartiere perché queste aziende non riescono a trasferire sul costo della carta il costo dell’energia. Ci sentiamo soli di fronte a un problema gigantesco. E la sensazione è impotenza, e rabbia. In una città come Firenze che vive su arte, cultura e turismo, se qualcuno non ci sostiene, vediamo pochi spiragli d’uscita".
F.Morv.