Sicurezza, decoro, parcheggi: sono i temi al centro delle domande di centinaia di cittadini che, grazie al confronto organizzato da La Nazione, hanno interrogato i dieci candidati sindaco. Domande che non lasciano spazio a nessun dubbio e che lanciano vere e proprie sfide a chi sarà chiamato a governare la città. Tra gli oltre cento quesiti arrivati alla nostra redazione ne abbiamo scelte tre che sintetizzano a grandi linee i mal di pancia più comuni. Per Luca Torregiani il buco nero della città è il parco delle Cascine. Problema che Eike Schmidt (civico sostenuto dal centrodestra) risolverebbe con un tris di proposte: "Garantire la sicurezza, riempirlo di sport, musica e cultura e costruire un unico grande parco lungo l’Arno".
Per Alessandro De Giuli (Firenze Rinasce) le Cascine "non sono solo un posto di degrado. Bisogna assumere personale che si prenda cura del parco" dice. Francesca Marrazza (RiBella Firenze) ha le idee chiare: "Le Cascine da parco verde sono diventate la croce della città. Sono stati annunciati progetti che sono rimasti solo chiacchiere". Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) sintetizza: "Il Comune deve fare il Comune: garantire il presidio del territorio con chi di dovere e assumere personale per la manutenzione". La seconda domanda dei lettori è a cura di Pietro Valeri che gestisce un appartamento che affitta a turisti e chiede la posizione in merito alle locazioni turistiche. Per Sara Funaro (centrosinistra) "le politiche abitative vanno rafforzate con l’aiuto del Governo che a oggi è assente – attacca – e poi bisogna lavorare per una regolamentazione degli affitti". Stefania Saccardi (Italia Viva) prima definisce del tutto inutile la "norma messa in campo dal Comune di Firenze che ha peggiorato la situazione". "Bisogna distinguere tra chi affitta un appartamento e i grandi gruppi che acquistano immobili in blocco" aggiunge.
Andrea Asciuti (Firenze Vera) parla da abitante del centro: "Dobbiamo dare una risposta ai cittadini: non si può avere un centro in cui l’80% sono affitti brevi". Giuditta Pasotto, invece, è una residente del Quartiere 2 e sposta il dibattito sulla tramvia. Per Cecilia Del Re (Firenze Democratica) "bisogna andare avanti nella realizzazione della tramvia che toglie smog e auto ma occorre pensare in un’ottica diversa alle nuove linee". Lorenzo Masi (Cinque Stelle), invece, dice: "I progetti sono stati già finanziati ma si possono modificare in alcuni punti per evitare l’abbattimento di ulteriori alberi". Francesco Zini (Firenze Cambia) non usa mezzi termini: "La tramvia è una scelta di venti anni fa".
Rossella Conte