La prospettiva di ottenere ingenti finanziamenti col Recovery Fund ha dato la sveglia agli otto sindaci del Mugello, che insieme hanno stilato un lungo elenco di cose da fare. E con a ferrovie, piste ciclabili, interventi sulle strutture culturali, digitalizzazione, turismo e sport, si indicano con chiarezza anche i principali interventi per quanto riguarda la rete viaria. Che in Mugello non si può certo dire sia all’avanguardia. L’ultimo tratto significativo fu quello legato al progetto del lago di Bilancino, col capolavoro, si fa per dire, di realizzare alcuni km di strada nuovi di zecca dove non c’è modo di fare un sorpasso in sicurezza. Per il resto le strade seguono i tracciati dei secoli scorsi, a cominciare da quelle che portano a Firenze, Bolognese e Faentina.
E per la Bolognese si chiedono interventi che abbassino "il dislivello orografico, migliorandone anche la sicurezza da un punto di vista climatico, favorevole allo sviluppo della mobilità elettrica per pendenze ridotte, un intervento che ridurrebbe i tempi di collegamento tra Mugello e Firenze, favorendo l’integrazione socio-economica". Si chiede insomma di evitare la salita di Pratolino, pur non specificando le concrete modalità. E per la Faentina, nel tratto tra Marradi e Borgo San Lorenzo, si ipotizza un "allargamento della sede stradale nei punti di maggiore criticità".
Paolo Guidotti