
"Abbiamo sempre dato molta importanza al tema della sicurezza urbana: adesso vogliamo fare un ulteriore salto di qualità e affrontare il problema in maniera scientifica, coinvolgendo anche le istituzioni preposte a garantire la sicurezza dei cittadini". Lo ha annunciato il sindaco Alessio Spinelli, a margine della due giorni che ha visto Fucecchio sede di uno stage sul tema.
Con l’università La Sapienza e la Prefettura, il Comune ha stretto una collaborazione con il Master di secondo livello in scienze forensi: oltre 20 specializzandi in criminologia e investigazione sono stati a Fucecchio per un’esperienza pratica durante la quale hanno analizzato le principali tematiche legate alla sicurezza urbana, con riferimento alla piaga dello spaccio di droga nei boschi delle Cerbaie, ma anche alle azioni preventive per evitare eventuali infiltrazioni malavitose nel tessuto produttivo e per lo sviluppo e la valorizzazione del centro storico.
Ieri alla Fondazione Montanelli Bassi si è svolta la tavola rotonda alla quale ha partecipato anche il viceprefetto Franca Rosa: insieme ad altri relatori, hanno contribuito a portare a conoscenza della realtà sociale ed economica fucecchiese gli specializzandi anche il direttore dell’Associazione conciatori, Aldo Gliozzi e Vladimiro Pillitteri dell’associazione Amici del centro storico, oltre che il sindaco Spinelli e rappresentanti della giunta. E’ stato un confronto molto partecipato e ricco di spunti propositivi alla ricerca di nuove metodologie per garantire maggiore sicurezza.
"Per ottenere risultati validi – ha commentato il viceprefetto Franca Rosa – è necessario un coordinamento interistituzionale che veda coinvolte al fianco della Prefettura e delle forze dell’ordine anche le amministrazioni locali". Dal canto suo, Renzo Ciofi dell’università La Sapienza ha sottolineato che "Fucecchio ci offre un’opportunità importante perché l’amministrazione ha aperto alla sperimentazione e oggi rappresenta una fucina in Toscana per la sicurezza urbana".
Intanto però, malumori sono stati espressi da Simone Testai, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, e dalla consigliera Sabrina Ramello. "Proviamo amarezza per non essere stati né invitati né informati – hanno commentato riferendosi all’iniziativa – L’amarezza è maggiore, quando si viene a sapere che gli intervenuti hanno oltre che visitato luoghi, incontrato cittadini e presidenti di associazioni, alla presenza soltanto dei consiglieri Pd. Azione che riteniamo strumentale soltanto alla campagna elettorale".
S.P.