Da quasi un mese la Sieve, il fiume che attraversa la vallata del Mugello, non se la passa granché bene. Da tempo non piove, ma l’acqua è torbida, opaca, di colore giallo-verdastro. I fenomeni di intorbidamento dell’acqua del fiume sono frequenti, quando vi sono precipitazioni consistenti. Ma in un paio di giorni l’acqua torna trasparente. Stavolta non è così, ed è stato dato l’allarme. Cittadini e pescatori, poi l’amministrazione comunale di Scarperia e San Piero, che ha chiesto l’intervento dell’Arpat. E l’agenzia regionale per l’Ambiente proprio ieri ha fatto un sopralluogo. Ci si interroga dunque sulle cause di quanto sta accadendo alla Sieve. L’acqua diventa melmosa – segnalano diversi cittadini – "a monte dell’abitato di San Piero a Sieve fino alla confluenza con l’Arno a Pontassieve; stiamo parlando di molti chilometri di fiume". "A prima vista la forte torbidità non poteva essere causata da fattori naturali, ma da qualcosa di molto più grave. A circa trenta metri a monte del torrente Anguidola, che sfocia a San Piero a Sieve, la situazione appariva davvero drammatica, l’alveo del fiume era completamente ricoperto da uno strato di molti centimetri di limo. Un danno all’ecosistema fluviale incalcolabile se si pensa ai chilometri di fiume interessati". C’è chi ipotizza un collegamento tra questo inquinamento e i depositi di fanghi derivanti dalle trivellazioni per il sottoattraversamento Tav di Firenze, presenti in zona Campati a Sant’Agata, nel comune di Scarperia e San Piero.
CronacaSieve inquinata, l'Arpat indaga sui fanghi del sottoattraversamento Tav