Fanno scorta di sigarette, ma con una Postepay rubata: due arresti a Firenze

La carta era stata sottratta poco prima ad un anziano in centro. In totale hanno fatto acquisti per 600 euro

La polizia

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Firenze, 2 dicembre 2023 – Si sono messi a fare incetta di sigarette ad un distributore automatico nella zona della stazione, in via Alamanni. Peccato che l’acquisto fosse finanziato da una Postepay rubata poco prima. Per questo due persone sono finite in manette nella serata di ieri, 1 dicembre, a Firenze.

I due malviventi avevano sottratto la carta ad un anziano e con essa hanno provato a fare incetta di sigarette al distributore automatico fuori da una tabaccheria. La cosa ha finito per attirare l’attenzione delle persone all’interno della rivendita, che quindi hanno avvertito la polizia. I protagonisti sono due cittadini stranieri di 29 e 32, uno originario del Marocco, l’altro dell’Algeria. La Polizia di Stato è arrivata subito per vederci chiaro ma appena una volante di via Zara si è avvicinata, la coppia si sarebbe allontanata di passo svelto verso la stazione ferroviaria.

Allo stesso tempo il più giovane dei due si sarebbe liberato frettolosamente di due tessere gettandole in strada. Gli agenti della Questura hanno raggiunto e bloccato entrambi, recuperando immediatamente quanto buttato a terra dal 29enne marocchino: si trattava di una PostePay e di una tessera sanitaria intestata ad un 70enne fiorentino, ovvero di tutto l’occorrente per acquistare tabacchi ad un distributore. I poliziotti hanno poi rintracciato il legittimo proprietario delle due “carte”: secondo quanto appreso, in giornata sarebbe stato vittima di un furto in centro.

I fermati sarebbero riusciti ad accaparrarsi a “costo zero” ben 17 pacchetti di sigarette per una spesa di circa un centinaio di euro ma al momento, dai primi accertamenti, la PostePay rubata sembrerebbe essere stata utilizzata anche per altri acquisti e che alla fine, sommati tutti insieme, avrebbero ripulito il contro della vittima di una somma che supererebbe addirittura le 600 euro.

Entrambi, finiti in manette con l’accusa di indebito utilizzo di carte di pagamento, i due dovranno rispondere anche della ricettazione di alcuni oggetti trovati nelle loro disponibilità (un paio di occhiali, un caricabatteria e un portasigari) risultati appartenere sempre allo stesso titolare delle tessere rubate.