REDAZIONE FIRENZE

Silfi diventa ’Firenze smart’: la svolta è digitale "Più servizi e tre milioni da investire in tecnologia"

Nardella: "La società sarà il braccio operativo per il futuro". Casanovi: "Gestione no-stop e semplificazione"

Un nuovo nome, più servizi, un altro logo. È la svolta di Silfi, la storica società fiorentina di illuminazione che dopo 36 anni cambia veste, si presenta con un giglio stilizzato e con la nuova denominazione di ’Firenze Smart’. Per i cittadini arriveranno novità: come base ci saranno sempre i tradizionali servizi relativi agli impianti del Comune, dalla gestione dell’illuminazione pubblica a quella della rete semaforica, dalla gestione delle colonnine di ricarica dei mezzi elettrici a quella delle telecamere.

In più ’Firenze Smart’ darà supporto ad altri servizi online: i pagamenti PagoPA, il contact center metropolitano 055055, l’infomobilità, l’informazione di Florence Tv, le attività di comunicazione istituzionale, i sistemi informativi territoriali e altri come ad esempio la gestione dei ’buoni viaggio’ o i servizi del settore turistico-culturale (Firenze Card, Chianti Classico Card, Welcome Card e gestione dell’infrastruttura tecnologica delle biglietterie dei musei civici). Come spiegato dal sindaco di Firenze Dario Nardella - accompagnato dagli assessori Federico Gianassi, Stefano Giorgetti e Cecilia Del Re - la società "sarà il braccio operativo della Firenze del futuro a partire dalla gestione della mobilità, della digitalizzazione, degli impianti semaforici, dell’illuminazione al led: ma anche del controllo del traffico, delle telecamere di sicurezza, delle colonnine di ricarica elettrica". Non è tutto: Nardella ha annunciato che saranno stanziati "tre milioni di euro per l’innovazione tecnologica dei servizi al cittadino in un grande progetto metropolitano che, con Firenze Smart, migliorerà ancora la qualità dei servizi".

"Il pensiero forte che sta dietro al piano industriale di Firenze Smart - ha commentato Matteo Casanovi (nella foto), presidente della società - è la gestione non-stop di utilità pubbliche che in qualche modo ‘restituiscono tempo’ ai cittadini, semplificando la loro vita quotidiana: l’intelligenza dei servizi erogati non sta solo nella tecnologia e nel tasso di innovazione utilizzato, quanto nel contribuire a risolvere i problemi delle persone servite". Sarà una sfida. Ma il biglietto da visita di ’Firenze Smart’ è la competenza e il lavoro: nel solo 2020 c’è stata ad esempio la sostituzione con luci a led dell’85% dell’illuminazione pubblica fiorentina e gli interventi di efficientamento energetico compiuti su illuminazione e semafori hanno consentito un abbattimento di 3.500 tonnellate di Co2. Adesso avanti su nuovi orizzonti, tra cui la gestione dal 2022 della Smart City Control Room.

Niccolò Gramigni