
Il Comune ha vinto un bando da 30mila euro e aggiungerà risorse proprie. L’obiettivo? Valorizzare la memoria della comunità
Nuova vita per i lavatoi di Montefioralle, a Greve in Chianti grazie a un intervento di ripulitura e sistemazione complessiva. I lavatoi di Montefioralle probabilmente risalenti all’epoca medievale e utilizzati fino agli anni Settanta, rappresentano uno degli insediamenti storico-architettonici, appartenenti alla tipologia dei manufatti minori, più rilevanti nel territorio chiantigiano. Una testimonianza che racconta il valore sociale del luogo, ritrovo per secoli delle donne del paese, che l’amministrazione comunale vuole riportare in vita con un intervento finanziato attraverso la partecipazione ad un bando pubblico indetto da Ato, Autorità Idrica Toscana. E grazie al quale Greve si è aggiudicata oltre 30mila euro cui poi la giunta Sottani aggiungerà risorse proprie.
"La memoria di questo luogo si è cristallizzata nella tradizione orale della comunità - commenta l’assessore ai lavori pubblici Giulio Saturnini (nella foto) - ed è stata tramandata come traccia concreta della vita sociale delle tante generazioni di donne che si sono succedute nel corso del tempo. Il manufatto, a vasche multiple, ha peraltro una forma particolare in quanto è dotato sia di una struttura coperta, ricavata in una cavità, vicina alla fonte d’acqua, sia una zona scoperta suddivisa in lavatoi diseguali".
La struttura è collocata al di fuori del borgo murato, in direzione ovest, in corrispondenza di via delle Lenzole. L’intervento del Comune non vuole mettere in atto soltanto un percorso di riqualificazione di un insediamento architettonico di valore storico, ma realizzare anche il recupero di un bene immateriale e invisibile: la storia di una comunità che continua a tenere viva la memoria culturale di un luogo, simbolo e testimonianza dell’identità e del ruolo femminile nel corso dei decenni.
Andrea Settefonti