Firenze, 7 marzo 2016 - La prospettiva di un unico grande percorso museale sulla direttrice del Vasariano non può che creare entusiasmo su tutti i fronti sindacali. I sindacati dei beni culturali applaudono all’idea di riportare al pubblico l’accessibilità del corridoio, adesso visibile solo attraverso la formula della concessione a privati, ma rimane sempre irrisolto il nodo della carenza di personale. Enzo Feliciani della Uilpa elogia l’idea, sottolineando che si tratta comunque di un progetto a lunga scadenza. "Una volta tanto sembra realizzarsi l’idea – spiega Feliciani – che lanciammo noi al ministro quando si parlò per la prima volta di autonomia. Il nostro progetto era che tutti i luoghi mediceei fossero collegati, ville comprese. In questo caso noi avremmo lasciato gli autoritratti dove sono, organizzando con il nostro personale visite di gruppi. Rimane il nodo personale: anche la vigilanza dinamica prevista da Schmidt ha bisogno di rafforzamento, anche sul fronte della tecnologia". Giulietta Oberosler della Cgil ricorda le battaglie degli anni passati. "Quanto la soprintendenza dell’allora Polo Museale – spiega - aveva deciso di privatizzare il Vasariano, siamo stati capofila della protesta. Adesso siamo interessati alle scelte di Schmidt, ma bisogna essere certi di poter reggere un’apertura di questo tipo. Nessuno si illude che il ministero dia il via a nuove assunzioni. Occorre dunque riorganizzare il servizio di vigilanza, liberando unità di personale e dotandole di strumentazione tecnologica".
"Penso che l’idea di Schmidt sul Vasariano sia lodevole, ma di fatto ancora non è stato presentato un piano do gestione – spiega Learco Nencetti, coordinatore del sindacato Confsal Unsa -. La questione non è chiara. Come sindacato non possiamo apprendere giorno per giorno tutta una serie di nuove intenzioni che vogliono stravolgere l’attuale gestione del sistema museale statale a Firenze, senza che ci sia un piano programmatico delineato. Bisognerebbe avere numeri precisi, che invece ci vengono nascosti anche dietro a precise richieste contrattuali. Schmidt parla di aver messo allo studio tutte le condizioni di sicurezza nel Vasariano – continua il sindacalista –, ma allora mi domando se siano rispettate adesso le condizioni di sicurezza. Si parla di quasi cento visite al mese, dalle 3-8 alle 25 persone a volta. Il dato sfugge anche alle statistiche, perché sono concessioni straordinarie". Anche la Cisl, con Giuliana Guidoni interviene sul punto. "Vorremmo – spiega Guidoni – che gli autoritratti, per cui si parla di spostamento, vengano valorizzati con una mostra, visto che fino ad ora erano visibili a pochi. Il Vasariano adesso è una cosa riservata, considerando i costi per accedervi, e noi abbiamo lottato tanto per renderlo fruibile a tutti. Condividiamo l’idea del direttore, ma per quanto riguarda sicurezza e personale si tratta di un discorso molto delicato".