di Niccolò Gramigni
FIRENZE
Alla fine è stata la giornata delle rassicurazioni al confronto Pd-Sinistra Italiana, durato 90 minuti. La candidata della coalizione di centrosinistra Sara Funaro ha cercato di tranquillizzare gli animi, come aveva fatto nei giorni scorsi il segretario fiorentino del Pd Andrea Ceccarelli. Il concetto principale che viene fatto passare dai Democratici è che Sinistra Italiana è una parte importante della coalizione. No quindi ad accordi sottobanco, tutto deve essere alla luce del sole e condiviso: è anche quello che riporta l’ormai famoso documento sottoscritto tra tutti i membri della coalizione, dove si dice che i nuovi ingressi devono essere valutati e sostenuti da tutti. Ma sembrerebbe non esserci più quel ‘no’ secco verso Iv. O meglio la candidati di veti non ne vuole da nessuna parte. E’ lei la figura di garanzia.
Funaro, nella dichiarazione post confronto, parla di "incontro proficuo, utile a rilanciare il lavoro iniziato nelle settimane scorse". Il concetto cardine è questo: "Sono impegnata a costruire una coalizione plurale e solida, partendo dai partiti che hanno deciso da subito di appoggiarmi. Ma anche aperta ad ulteriori contributi che dovranno trovare nel programma che scriveremo assieme e che presenterò, dopo il percorso di ascolto che abbiamo iniziato, nelle prossime settimane la coesione necessaria per il progetto di governo con il quale ci presenteremo agli elettori".
Quando si parla di "ulteriori contributi" il riferimento è ai nuovi ingressi e ci si può leggere Italia Viva, il cui tavolo – soprattutto romano – procede, nonostante attacchi incrociati. Pd e Iv in fondo non sono lontane ma il fattore tempo e le ’garanzie’ sembrano una tela di Penelope. L’importante novità è che Sinistra Italiana – rappresentata dalla segretaria provinciale Diana Kapo, dal segretario cittadino Vincenzo Pizzolo e Lorenzo Falchi, attuale membro della segreteria nazionale del partito e sindaco di Sesto Fiorentino – esce dall’incontro soddisfatta. Nonostante l’apertura ai renziani. Questa è certamente una prima vittoria del Pd e dunque dei presenti Funaro, del deputato Federico Gianassi, del coordinatore della segreteria regionale Andrea Giorgio, del segretario cittadino Andrea Ceccarelli.
Lo scenario sarebbe il seguente: sembrerebbe che una parte di Sinistra Italiana sia possibilista ad un ingresso di Iv mentre un’altra parte sarebbe più restia. Ma tutto è ancora in gioco. Al momento non ci sono posizioni ufficiali da parte di Sì, arriveranno nelle prossime ore e sarà importante capire chi di loro uscirà allo scoperto: il motivo dell’iniziale silenzio è dovuto al diktat di giornata, ovvero che parli solo la candidata, probabilmente anche per dare un messaggio di unità. Da questo punto di vista in effetti una iniziale vittoria dell’attuale assessora al Welfare c’è ed è quella di riuscire - nonostante il periodo complicato, nervoso (da parte di tutti) - a mantenere molta lucidità e a cercare in tutti i modi di non perdere nessuno per strada in un viaggio ancora lungo, ma che può diventare storico per lei e Firenze.
Da Italia Viva nonostante le rassicurazioni, si esprimono perplessità. La strada sembra lunga e tortuosa.