"Bach è il più grande compositore della storia e L’Arte della Fuga è la sua più grande opera", parola di Sir András Schiff, pianista e direttore d’orchestra ungherese naturalizzato britannico, che oggi alle 16 torna al Teatro della Pergola per proporre la Die Kunst der Fuge BWV 1080, indiscusso capolavoro, nonché una delle ultimissime composizioni di Bach. Il concerto è uno dei più attesi della stagione degli Amici della Musica, visto che a esibirsi stasera sarà uno dei maggiori interpreti al mondo del repertorio bachiano per pianoforte, tanto da essere insignito nel 2022 della Medaglia Bach di Lipsia, come "uno dei più importanti interpreti di Bach del nostro tempo". Di sicuro L’Arte della Fuga, benché incompiuta, a causa, prima della cecità, poi della scomparsa del compositore, racchiude un ventaglio di canoni nelle forme più diverse, fughe doppie e triple e ogni tipo di stretti, che l’esecuzione del musicista nato a Budapest nel 1953 esalta e vivacizza con la sensibilità e l’autorevolezza di un ispirato filosofo della tastiera, nel 2014 elevato al rango di Sir dalla Regina Elisabetta II per meriti musicali. La programmazione degli Amici della Musica prosegue domani alle 18,30, al Mad di piazza delle Murate rinnovando l’esplorazione di percorsi d’ascolto meno consueti attraverso il ciclo Ritratti. Per l’occasione sarà protagonista la compositrice contemporanea Giulia Lorusso, che verrà affiancata da Ruben Mattia Santorsa alla chitarra elettrica per eseguire un programma di brani che parte proprio da composizioni della Lorusso, per abbracciare creazioni di Crane, Illean, Santorsa.
Giovanni Ballerini