
Il progetto prevede un palazzo a 13 piani di. 55 metri vicino. agli uffici regionali
di Lisa Ciardi
Che sia Terza Torre o Terza Area, come il presidente della Regione l’ha ribattezzata nell’ultimo consiglio regionale, la nuova struttura di Novoli destinata a ospitare la giunta dovrà ancora attendere. Lo ha spiegato lui stesso, intervenendo lunedì in aula, dove era in discussione la seconda variazione al bilancio 2025-27 della Regione, poi approvata col sì di Pd e Italia Viva e il no delle opposizioni (assente il M5S). Fra i temi rinviati a nuova data c’è appunto proprio l’individuazione dei fondi per la Terza Torre.
"Avremo ancora un’altra variazione di bilancio, a giugno – ha detto il governatore - perché abbiamo margini, visto che la cosiddetta Terza Torre della Regione in questa legislatura non la faremo. Ho visto che ci sono alcuni progetti, ad esempio quello sugli edifici a Novoli, che vivono un rallentamento del loro iter. Dobbiamo rispettare quello che ci dice il Consiglio comunale di Firenze e ci vorrà tempo prima che valuti il progetto, ci sia l’interlocuzione con le commissioni e i cittadini. Di conseguenza si possono liberare risorse per gli interventi segnalati dai sindaci".
Il progetto prevede un palazzo di 13 piani (più piano terra e interrato) per un’altezza di 55 metri, accanto a quelli che già ospitano gli uffici regionali.
Inizialmente sembrava che l’opera potesse rientrare nella legge regionale 43/2024 ed essere quindi realizzata anche in deroga agli strumenti pianificatori del Comune. Ma su questa ipotesi erano arrivate le critiche delle opposizioni e di alcune associazioni. "Abbiamo fatto diverse riunioni – ha detto il presidente della Commissione controllo, Alessandro Capecchi (Fdi) – perché non ci tornava che l’opera venisse dichiarata strategica. Dopo che il presidente ha assicurato che non si sarebbe avvalso di quella norma, ora assistiamo a un’altra giravolta legata probabilmente alle perplessità espresse dal Consiglio comunale, anche sullo spostamento di funzioni pubbliche dalla città. Ci auguriamo che alla fine, quelle risorse, vadano ad altre e più urgenti necessità". Autorizzata in Consiglio, anche la sottoscrizione dell’aumento del capitale di Firenze Fiera per 6,5 milioni.
"Firenze Fiera potrebbe avere una vocazione regionale e diventare un brand fieristico di grande livello – ha detto Giani - nel momento in cui diventassimo i soli a poter impostare un piano di aumento di capitale sociale. Sono convinto che l’operazione può segnare la nostra legislatura. Anche se non ci stanno dietro il Comune di Firenze, la Città metropolitana e la Camera in commercio. Abbiamo tre poli fieristici in Toscana che stanno mostrando segni di vitalità: Firenze, ma anche Arezzo e Carrara".