Firenze, 12 dicembre 2022 - Si chiama “smishing” ed è una delle ultime tecniche, evoluzione del "phishing", usata per truffare ignari cittadini attraverso il servizio home-banking degli istituti di credito. I carabinieri del nucleo operativo di Firenze sono riusciti a risalire a un vero e proprio professionista del settore, un 53enne casertano, che è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Firenze, su richiesta del pm Cutrignelli. L’uomo è stato sorpreso in possesso di ben 90 carte di pagamento rubate ed identificato come l'autore di 53 prelievi indebiti.
Il provvedimento è stato emesso sulla base dall’articolata e prolungata attività investigativa condotta dai carabinieri a seguito dell’arresto dell’uomo avvenuto il 10 marzo scorso a Firenze per indebito utilizzo di carte di pagamento. I militari lo hanno sorpreso all’uscita della filiale Intesa San Paolo di viale Europa dopo che aveva prelevato 2mila euro dallo sportello atm, utilizzando una carta di debito rubata, intestata ad una 56enne fiorentina.
In quella circostanza, i carabinieri ricostruirono che la donna, che era in attesa della nuova carta di debito, era stata poco prima raggirata e indotta ad attivarla credendo di velocizzarne la ricezione via posta, fornendo le proprie credenziali bancarie a un complice dell’uomo al telefono. Durante l’operazione dei carabinieri, l’uomo fu perquisito e sorpreso in possesso di ben 90 carte di pagamento Intesa San Paolo, tutte risultate spedite per rinnovo e da attivare, intestate ad altrettanti correntisti in attesa di riceverle via posta. Nel corso della perquisizione è stato sorpreso in possesso di ben 7.620 euro contanti, ritenuti provento dell'attività delittuosa.
L'uomo è stato identificato come autore, nei mesi di febbraio e marzo scorsi, di altri 53 prelievi indebiti a danno di altrettante vittime, con il medesimo modus operandi per il quale fu arrestato il 10 marzo. Le indagini hanno inoltre accertato che l’indagato si sarebbe reso anche responsabile di 24 acquisti indebiti di beni di lusso (smartphone Apple, occhiali e capi di abbigliamento griffati, accessori), per oltre 82mila euro di spesa, eseguiti presso esercizi commerciali fiorentini, sempre mediante carte di pagamento provento di furto.
L’indagato è ritenuto parte di un sodalizio criminoso dedito al conseguimento di profitti illeciti, a seguito di raggiri telefonici ai danni di ignari correntisti, le cui credenziali bancarie vengono carpite mediante attacchi “smishing”. Il 53enne è stato localizzato a Orta di Atella (Ce), dopo un complesso pedinamento, ed è stato quindi arrestato. Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo.