
Famiglie e aziende preoccupate: "Utili gli sconti del governo, ma non bastano". Aumenti a raffica e la corsa non si ferma. "Siamo passati da 1200 a 2300 euro". La scelta radicale di un pensionato che ora vive in Spagna: "Spese minime". .
Famiglie e aziende fiorentine soffocate dalle bollette. Il governo ha appena varato un decreto con misure anti ricari valide per tre mesi, ma a spaventare sono i costi ’strutturali’ dell’energia. Tra le attività più in affanno ci sono ristoranti e aziende artigiane, che di energia ne hanno bisogno eccome. Secondo le stime di Facile.it a livello nazionale, invece, per una famiglia tipo la maggiore spesa nel 2025 nel mercato libero con contratto a tariffe variabili sarebbe di circa 350 euro.
"Le bollette sono aumentate a dismisura negli ultimi anni – spiega Simona Tonelli, titolare del pub pizzeria Lazy cat di via di Soffiano – A novembre, febbraio e agosto si lavora meno, ma comunque le bollette le devi pagare. E care. Diventano di fatto un secondo affitto che devi aggiungere a quello del locale, ai fornitori che vogliono essere pagati subito, alla spazzatura e alle tante altre spese".
"I costi sono altissimi: un migliaio di euro al mese tra forno, frigo, impastatrice – concorda il fornaio Bruno Luciano del nuovo Gastroforno di via Pisana – È difficile avviare un’impresa oggi. Ogni mese far quadrare i conti è complicato, sei sempre con l’ansia".
"Per noi la spesa principale – è sulla stessa linea Chiara Tincolini Giliberti della gelateria L’erta del Bau – è quella relativa all’energia elettrica, tra i congelatori e i motori per buttare giù la temperatura a -16 nelle vetrine. Nel giro di due anni abbiamo subito un aumento dell’80% delle spese per la corrente: noi che abbiamo 25 kilowatt, siamo passati a pagare dai 1.200 euro dell’estate, quando ci sono anche i condizionatori, ai 2.200-2.300 euro di oggi. E non è che a questo aumento della spesa corrisponda un pari aumento di vendite, quindi li dobbiamo togliere dai nostri guadagni".
"Nel 2024 ho speso circa il 20% in più del ’23 – stima il carrozziere Fabrizio Capizzi di via Masolino – Però più che in azienda, paradossalmente, il rincaro lo noto maggiormente a casa dove ho il gpl: spendo circa il 40% in più. Ad aumentare sono state soprattutto le materie prime".
Gli aiuti varati ieri dal governo secondo i cittadini sono utili, ma non sufficienti: "Meglio di niente ma sempre è poco, non copre la crescita dei costi fissi – dice Gianni Michini, gestore del salone Carlo Bay di via Starnina – Dobbiamo per forza ritoccare i listini, altrimenti non abbiamo margini. La spesa per la corrente è raddoppiata da prima del Covid: spendo 600-700 euro al mese con punte di 1200. Ed è rincarata pure ai miei fornitori, quindi mi trovo a subire anche i loro aumenti e i costi si riflettono sul cliente finale. Se aumenti però rischi di lavorare meno. Cerchiamo di compensare alzando la qualità".
"Le tasse sono aumentate, le bollette pure, poi le spaccate, Una proprio martedì notte, andare avanti è dura... Tante spese, tanti sforzi, ma a noi cosa danno in cambio? – si domanda Benedetta Parigi di Manola Bazar di via del Pollaiolo – Sostituendo le luci tradizionali con i led un po’ riusciamo a limitare la spesa".
Anche per le famiglie le bollette sono altrettanto salate e il lungo inverno fa preoccupare per la stangata in arrivo: "Sto aspettando con apprensione la prossima bolletta del gas – dice Manuela Mattioli – l’inverno più freddo che abbiamo appena passato mi fa temere una spesa considerevole".
"Le aziende produttrici di energia fanno troppi utili, il governo dovrebbe intervenire – riflette l’orologiaio Lorenzo Berlincioni di via del Pollaiolo – Anche perché a rimetterci siamo tutti: se uno deve spendere tutto in bollette, non spende in altro e non fa girare l’economia, diventa una spirale".
Tanti fiorentini provano a risparmiare approfittando della concorrenza tra operatori: "Le bollette aumentano sempre più, ti bloccano il prezzo per un anno poi aumentano, quindi cambio spesso operatore – è la strategia di Manuela Cocchi – Il problema è per le persone anziane che non riescono a stare dietro alle offerte". Marco Bartolozzi si affida alla app Switcho: "Confronta le bollette, così cambio gestore continuamente".
"Se il provvedimento del governo funzionerà si vedrà in bolletta – riflette Marco di Bari, padre di tre figli – Gli aiuti in un modo o nell’altro ce li faranno ripagare: sono soldi pubblici e da qualche altra parte saranno presi".
C’è anche chi ha trovato una soluzione radicale al caro bollette. Luca Razzolini, pensionato che fiorentino che si è trasferito nel sud della Spagna: "I mesi più cari? Spendo dai 45 ai 60 euro a bimestre in estate per l’aria condizionata. E l’inverno qui dura poco, è già tempo di fare il bagno".