Firenze, 11 settembre 2020 - “Con un Gelato regali un sorriso” è la manifestazione organizzata da Fondazione ANT Italia Onlus che anche quest’anno coinvolgerà i gelatieri di Firenze e delle altre province toscane. Sabato 12 settembre in tutta la regione si terrà infatti una vera e propria giornata del gelato, durante la quale oltre 70 gelaterie devolveranno una percentuale dell’incasso a favore del progetto “Bimbi in Ant”, il servizio di assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita che la Fondazione offre ai piccoli malati di tumore. L’iniziativa, giunta alla tredicesima edizione, è resa possibile grazie alla collaborazione di Confcommercio, Confartigianato, CNA e Confesercenti Toscane.
Nelle gelaterie aderenti, facilmente riconoscibili dalla locandina o consultabili sul sito dell’Ant, oltre a gustare un ottimo gelato si potrà dunque compiere un gesto di grande valore aiutando la Fondazione ANT. Come sottolineato dalla dottoressa Alessandra Pellegrini, medico responsabile dell’équipe sanitaria ANT della Toscana: “Nel 2019 la giornata del gelato ha portato alla Fondazione oltre 6.000 euro pari ad 200 giornate di assistenza domiciliare gratuita e siamo fiduciosi di poter raccogliere anche quest’anno i fondi necessari per continuare e ampliare il nostro intervento sul territorio. La sinergia fra i gelatieri e le associazioni di categoria ci permette di far conoscere sempre di più il grande lavoro che gli operatori sanitari ANT svolgono ogni giorno, non solo per gli adulti ma anche per i pazienti più piccoli. Quest’anno con la crisi causata dalla pandemia e dal lockdown diventa ancora più importante aiutare ANT perché sono aumentate in modo esponenziale le richieste di assistenza a fronte di una significativa diminuzione dei fondi raccolti”. La struttura sanitaria di ANT nella regione Toscana è composta da 9 medici, 1 nutrizionista, 8 infermieri e 5 psicologhe. L’assistenza medico specialistica gratuita domiciliare ai malati di tumore e alle famiglie è garantita 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, festività incluse. Sono complessivamente 515 – tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori – i professionisti che lavorano per Fondazione Ant. Per il maggior benessere globale del malato, al lavoro dei sanitari si affianca un servizio socio-assistenziale che prevede, sulla base delle risorse disponibili sul territorio: visite specialistiche domiciliari, cure igieniche, cambio biancheria, biblioteca e cineteca domiciliare, trasporto del paziente da casa all’ospedale per svolgere esami strumentali che non possono essere eseguiti a domicilio.
Maurizio Costanzo