STEFANO BROGIONI
Cronaca

Sollicciano a picco: "Situazione igienica peggiorata ancora"

Resta drammatica la situazione del carcere di Sollicciano. Non c’è niente di buono nella relazione del tribunale di Sorveglianza sulla...

Firenze, 26 gennaio 2025 – Resta drammatica la situazione del carcere di Sollicciano. Non c’è niente di buono nella relazione del tribunale di Sorveglianza sulla situazione del penitenziario fiorentino. Afflitto, oltre che dal sovraffollamento, dagli ormai cronici problemi strutturali, che nell’ultimo anno si sono ulteriormente aggravati "a causa del peggioramento della situazione igienico-ambientale", sottolinea il presidente della corte d’appello Alessandro Nencini.

Caldo d’estate, gelo d’inverno, infiltrazioni, topi, cimici, umidità, sporcizia. Inoltre, ha denunciato ancora Nencini, "permane infine del tutto disattesa la volontà della legge laddove intende assicurare a tutti i detenuti bagni connessi alle camere detentive muniti di acqua calda corrente e doccia".

Condizioni che hanno indotto la magistratura di sorveglianza a prendere provvedimenti di accoglimento dei reclami dei detenuti, "finanche scarcerazioni anticipate".

Per il presidente della corte d’appello "si rende necessario operare interventi di risanamento radicali che, già avviati negli anni pregressi per rilevanti importi (circa 11 milioni di euro), tra cui anche il ripristino della videosorveglianza interna, strumento indispensabile per consentire la piena applicazione nel carcere di Sollicciano della nuova circolare sulla “media sicurezza, sono sostanzialmente fermi dal febbraio 2023. Tale condizione rende la detenzione nel carcere cittadino particolarmente gravosa se non, in casi sempre più frequenti, contraria ai principi di umanita’ della pena per i condannati e dell’esecuzione delle misure cautelari per gli imputati (particolarmente colpiti nel caso specifico)".

Il procuratore generale Ettore Squillace Greco la costruzione di un nuovo carcere "è una soluzione che non va esclusa a priori, se una corretta analisi costi benefici la prospetta come la migliore concretamente praticabile". "Il sovraffollamento, le carenze ora esposte, non solo concretano un trattamento degradante, lesivo della dignità delle persone detenute, ma incidono gravemente anche sulle condizioni di lavoro della polizia penitenziaria e di tutto il personale che opera negli istituti penitenziari. L’art. 3 della nostra Costituzione stabilisce che la dignità delle persone non può essere degradata, neanche se hanno commesso un reato".

ste.bro.