Sondaggio: sicurezza al primo posto. E Schmidt è sempre più vicino

Il documento commissionato da Mario Razzanelli (Forza Italia) che mette a confronto le candidature. Secondo il campione solo il 3% voterebbe sicuramente Eike e Funaro ma la forbice si allarga su altre voci

Un seggio elettorale

Un seggio elettorale

Firenze, 22 febbraio 2024 – Se si votasse oggi sarebbe un testa a testa Eike Schmidt-Sara Funaro. Almeno questo dice il sondaggio di Eumetra commissionato dal capogruppo di Forza Italia in Comune, Mario Razzanelli. Ma la propensione di voto per i candidati (o ancora presunti tali) in lizza per il 9 giugno segnala che l’ex direttore gli Uffizi sarebbe sicuramente votato dal 3% tra chi lo conosce, il 15% lo prenderebbe in considerazione, il 6 è indeciso, l’11 certamente non lo voterebbe e il 65% non lo sa. Mentre Funaro, candidata ufficiale del centro sinistra ha il gradimento del 25% ma solo il 3% la voterebbe sicuramente, il 9% non la prenderebbe in considerazione, l’11% certamente no e il 52% non lo sa. Il 21 per cento degli intervistati però prenderebbero in considerazione anche Stefania Saccardi e Cecilia Del Re (che per un errore nella grafica del sondaggio era stata indicata come di area centro-destra) mentre gli indecisi si attestano per tutti sul 50%. Base alta anche per Dimitrj Palagi (Sinistra Progetto Comune).

Ma tanto è bastato a Schmidt per regalare uno dei suoi sorrisi sornioni agli amici. Chi ha avuto modo di parlare in queste ultime ore con l’attuale direttore di Capodimonte dice che è sempre più convinto di correre e i dati emersi dal sondaggio lo hanno messo di buon umore. Ma per sciogliere la riserva e accettare la candidatura del centrodestra, l’ex numero uno degli Uffizi avrebbe chiesto di pazientare ancora un po’. Probabilmente l’annuncio ufficiale arriverà nella seconda metà di marzo perché deve sistemare alcune cose a Napoli prima di prendere l’aspettativa.

"Siamo moderatamente tranquilli anche perché tutta l’operazione la stanno gestendo sia il ministro Sangiuliano che il plenipotenziario di Meloni in Toscana, Donzelli", si lascia sfuggire Razzanelli, convinto che a questa tornata "per la prima volta dopo 15 anni abbiamo forti possibilità di andare al ballottaggio (l’ultimo a portare il centrosinistra al secondo turno fu Giovanni Galli, ndr) e conquistare Palazzo Vecchio. Eike ha un gradimento altissimo e il Pd è in calo verticale rispetto anche al sondaggio che abbiamo commissionato nel novembre scorso".

Insomma, la battaglia è aperta e con Matteo Renzi, per ora, non ci sono contatti: "Sicuramente dopo il primo turno potremmo fare una trattativa con Italia Viva ma tutto dipenderà dai voti che avrà raccolto in città". Tra tante incognite, l’unica certezza è che Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega faranno una campagna elettorale strada per strada, quartiere per quartiere, "i salotti, invece, li lasciamo ad altri".

"Quando Nardella dice che il centrosinistra possa vincere al primo turno col 60% non capiamo quale film stia guardando - aggiunge un meloniano - Certo, i sondaggi ci danno favoriti ma crediamo che le urne ci premieranno perché a Firenze c’è voglia di cambiamento". Nella coalizione che sostiene Funaro, invece, tutti hanno le bocche cucite ma è innegabile che il nervosismo abbia toccato livelli altissimi. E con alcuni partiti che chiedono di fare un punto politico prima di iniziare una discussione programmatica.

I temi indicati dal sondaggio eseguito tra il primo e il 12 febbraio con il metodo Cati su un campione di 800 tra la popolazione residente a Firenze parlano chiaro: sicurezza e criminalità, traffico e viabilità e ambiente. Invece temi divisivi come l’aeroporto sono all’ultimo posto.

A.P.