NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Sordo fin da piccolo, ma nessuno se ne era accorto: lui e la madre risarciti con 90mila euro

La disabilità sarebbe stata scambiata per un problema neuropsichiatrico. La condanna del tribunale di Firenze

La sentenza del tribunale di Firenze

La sentenza del tribunale di Firenze

Firenze, 15 gennaio 2024 - Afflitto da una forma di sordità sin da piccolo, ma nessuno se ne sarebbe accorto, anzi la disabilità sarebbe stata scambiata per un problema neuropsichiatrico. Per questo il Tribunale di Firenze ha condannato un centro specializzato privato e la Asl Toscana Centro a versare un risarcimento complessivo di 90mila euro a favore dell'allora bambino, oggi 21enne e che grazie a specifiche terapie e strumentazioni ha riacquistato parzialmente l'udito, e della madre, per il patema d'animo e l'angoscia provate per sette anni. La vicenda è stata resa nota dallo studio legale Frisani che con gli avvocati Pietro Frisani e Chiara Del Buono ha assistito il giovane e sua madre. Nel 2004, ad appena un anno di vita, si spiega dallo studio legale, il bambino era stato sottoposto a un esame dell'udito su indicazione della pediatra di famiglia. Secondo quanto ricostruito dal Tribunale, il centro specializzato avrebbe però negato qualsiasi problema di sordità. Le evidenti difficoltà di linguaggio manifestatesi immediatamente - "parla un gergo incomprensibile" - e il non riuscire a rispondere a semplici comandi alla scuola materna, spinsero la famiglia a rivolgersi all'Usl, che lo prese in cura sottoponendolo per anni, spiegano i legali, a "inutili trattamenti neuropsichiatrici, ritenendo che fosse affetto da disturbi di natura mentale". Altre indagini otorinolaringoiatriche, effettuate a 5 anni di distanza, dallo stesso centro fiorentino, avrebbero dato nuovamente esiti negativi. Solo all'età di 7 anni, grazie all'insistenza della madre, gli sarebbe stata diagnosticata all'ospedale di Siena l' "ipoacusia bilaterale" di entità medio grave che effettivamente lo affliggeva. Nei giorni scorsi il giudice del Tribunale di Firenze Susanna Zanda ha riconosciuto la colpa delle due strutture per ripetuto errore diagnostico, errato trattamento sanitario, ritardo nell'applicazione di protesi uditive. Il centro specializzato privato e la Asl dovranno risarcire ciascuna il 50% degli oltre 70.000,00 euro stabiliti a vantaggio della vittima e dei 20.000 euro destinati alla madre. Scrive il giudice in sentenza: "...il bambino presentava una difficoltà del linguaggio... che non venne indagato in modo completo con gli esami oggettivi collaudati da decenni...tra cui i 'potenziali evocati uditivi', cui provvide" l'ospedale senese "ben 6 anni dopo la prima visita, solo nel 2010". "Quantunque soddisfatti per l'esito positivo della causa - spiegano Frisani e Del Buono - rimane l'amarezza per un giudizio che si è protratto, per il solo primo grado, per una inaccettabile durata di quasi 7 anni".