
L’Arno in piena all’altezza del Ponte Vecchio durante lo scorso fine settimana
"L’amico Arno ci ha giocato nei giorni scorsi un brutto scherzo". D’altronde quel ’vicino di casa’ è da sempre croce e delizia per la Canottieri Firenze. E ora il presidente Michele Nannelli – dopo i danni della spaventosa piena dello scorso fine settimana – si sfoga così: "Il nostro amato e storico pontile di attracco è stato spazzato via dalla forza della piena che era cresciuta di ora in ora, e con lui abbiamo dovuto dare l’addio anche al pontile-voga, al motoscafo e al barchino". "Abbiamo versato lacrime amare, ma ce le siamo già asciugate, e siamo già ripartiti più forte di prima. – prosegue poi – La furia del fiume può averci piegato, ma non ci potrà spezzare mai. Come l’Arno è tornato placido, noi siamo ancora qui, all’ombra del Ponte Vecchio, sotto il Corridoio Vasariano, pronti per fare ciò che ci riesce meglio: il canottaggio. Perché noi, semplicemente, siamo la storica Canottieri". Inoltre Nannelli tiene a precisare che "purtroppo il fiume-torrente Arno in alcune circostanze è tremendo" ma "per noi è un amore indissolubile, un legame eterno, ma affrontato sempre con la massima attenzione nei comportamenti". "Vogliamo inoltre lanciare un messaggio: chi nel tratto d’Arno che va fino a Pisa dovesse avvistare il pontile, anche in vari spezzoni, o altro materiale biancorosso è pregato di contattare la segreteria della Canottieri Firenze tel. 055-282130". Immediate le prime iniziative incentrate sulla campagna di raccolta fondi con lo slogan: ‘Un nuovo pontile per la Canottieri Firenze: insieme per riportare il canottaggio in Arno’. "La piena di marzo e la furia dell’Arno - conclude Giannelli - stanno mettendo in seria difficoltà le attività sportive quotidiane della Società Canottieri Firenze, in particolare quelle dedicate ai più giovani. Quel pontile non era solo una struttura: era il punto di partenza delle nostre uscite, il simbolo del legame con il fiume, il luogo dove ogni giorno bambini, ragazzi e appassionati si preparavano a vivere la loro passione per il canottaggio. Ma noi non ci fermiamo. Siamo già al lavoro per ripristinarlo il prima possibile e permettere a tutti di tornare in acqua, in sicurezza". Per farlo, dicono dalla storica società che sorge ’ai piedi’ del Ponte Vecchio serve l’aiuto delle istituzioni e della "nostra comunità", e cioè soci, ex atleti, amici, famiglie e chiunque creda nei valori dello sport, della tradizione e della resilienza. "Chiediamo a tutti una donazione per ricostruire il pontile, queste le nostre coordinate: IT81H0306902887100000018535 BIC: BCITITMM. Causale: Pontile voga Canottieri". Infine il presidente Nannelli lancia un grido d’allarme sulla manutenzione dei fiumi: "Il problema da affrontare e risolvere è che nessuno fa più le manutenzioni dei fiumi. Invece il pontile nuovo all’impianto dell’Anconella sta reggendo egregiamente". La società Canottieri Firenze venne fondata il 6 febbraio 1911, quale erede diretta delle antenate Libertas (fondata nel 1890) e della Florentia. Ha costituito l’odierna sede sotto Ponte Vecchio e le Galleria degli Uffizi nel maggio del 1933 con i colori araldici del bianco e rosso del Comune di Firenze. Tanti i successi sportivi per uno dei sodalizi più blasonati d’Italia, con radicamento sul territorio e ai valori sociali.