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Sos da via Aretina. La piazza dimenticata fa arrabbiare il rione: "Impossibile da vivere"
FIRENZE
Doveva essere il cuore di Varlungo, il foro del rione, questo tratto di via Aretina. Ma gli unici fori che si vedono sono quelli nelle panchine, almeno dove è rimasto qualche asse sgangherato. È un coro di protesta quello dei residenti: "Questa sarebbe la nostra piazza, inaugurata nel 2007 in pompa magna dalle istituzioni – comincia il nostro tour del degrado con Matteo, Pia, Monia, Carmelo e Cristiana dall’angolo con via del Gignoro – Anni di cantieri e sacrifici non sono serviti a nulla. Gli anziani non hanno più un posto dove sedersi.
Come si fa a vivere il rione così? Le panchine di legno si sono sciupate, queste avevano chiodi sporgenti e le hanno tolte lasciando monconi di ferro pericolosi, per protezione abbiamo circondato con dei vasi", indicano davanti ad Arà artigiani & siciliani. "Mi ero offerto di prendermi cura delle aiuole qui davanti, ma hanno rifiutato – interviene il titolare – Così, vuote, senza un fiore, una pianta, a cosa servono?". Proseguendo, delle panche di design non ce n’è una sana.
"Abbiamo chiesto di sostituirle con semplici panchine di ferro o plastica, resistenti alle intemperie, magari dipinte con i colori delle tematiche sociali – man mano che procediamo altri escono dalle botteghe e il gruppetto si infoltisce – Il fontanello è l’emblema del degrado, sporco e maltenuto, vengono a lavarsi i senzatetto. Avevano messo pure il ‘parquet’ in dei punti, si è rovinato subito. Le strisce pedonali sono stinte e pericolose, tanto più che qui passano molti camion da Pontassieve verso Firenze. Abbiamo chiesto i lampeggianti di segnalazione, ci hanno risposto che non si può: perché?".
"Non fanno manutenzione agli arredi e la pulizia è scarsa – fanno notare –. Le aiuole sono diventate dei raccattasudicio e più rifiuti si lasciano, più chi passa si sente autorizzato a buttarne altri. I cestini sono pieni. È pieno di erbacce, gli alberi non curati, è caduto un grosso ramo. Le piastrelle sono sconquassate e il rischio inciampo è alto; basterebbe livellarle, invece tutto ciò che ha fatto il Comune è mettere dei cartelli di pericolo. A fine giugno siamo riusciti a convocare una riunione con il presidente di quartiere Pierguidi, l’assessora Albanese e i vigili, ci hanno promesso un intervento ma ancora nulla. Questa situazione è nota da anni. Chiediamo di rendere vivibile la nostra piazza e curarla, poi si possono aggiungere tutte le altre promesse". "Degrado chiama degrado – lanciano il monito i residenti – Attira malavita. I pusher nascondono la droga tra i polloni degli alberi, che non tagliano, e poi passa il cliente a raccattarla. Con un po’ di cura, via Aretina al Varlungo tornerebbe a essere vissuta".
"I cittadini hanno perfettamente ragione e si sentono presi in giro quanto me – commenta il presidente di Quartiere Michele Pierguidi –. Non si è mosso niente benché da subito abbiamo sollecitato e continuiamo a farlo la Direzione Ambiente e la Direzione Nuove infrastrutture".
Carlo Casini