di Carlo Casini
FIRENZE
Dietro la via Pisana scintillante di locali e movida, ci sono isolati assediati da degrado, disperazione, insicurezza. Il buco nero di Santa Rosa è una questione annosa: intorno al grande edificio dell’Asl da anni ormai si concentrano marginalità di ogni sorta. Spesso declinati buonisticamente solo come disperati, per i residenti sono una croce. Perché dietro la povertà, la marginalità, qui si intricano tossicodipendenze, reati di ogni specie, dallo spaccio agli atti vandalici, dai furti alle intimidazioni agli abitanti di questo spicchio d’Oltrarno dimenticato che vivono nella paura. "Questo è un tossico che si buca, alle 16, sulla panchina, mentre il giardino è pieno di bambini e di anziani. Lo abbiamo già visto almeno tre volte", esordisce un gruppo di residenti che ha paura pure a comparire, tanto è pesante il clima, mostrando un video di un giovane con la siringa piantata nel braccio. "Sono sempre i soliti personaggi noti e stranoti. Lui è pure pericoloso, dà in escandescenze. Più volte ha spaccato i finestrini delle auto per rubare dentro, in pieno giorno. Quando anche lo hanno portato via, dopo pochi giorni era di nuovo qui. Si buca e poi si sciacqua il braccio insanguinato davanti ai bambini. Ma è solo uno dei tanti. La situazione è saputa e risaputa, e invece di risolverla, la lasciano peggiorare", continuano i residenti sfiduciati, mentre accompagnano in tour del degrado che parte dal Gasometro.
Sì: proprio quel monumento di archeologia industriale simbolo dell’ingresso del borgo del Pignone nell’era moderna, più volte al centro di promesse di riqualificazione, ora è il baricentro del degrado della zona.
"In questo cestino all’ingresso, gli spacciatori nascondono droga: si muovono in bici, tornano a prenderla a piccole dosi per consegnarla – continuano – Le siringhe vengono regolarmente gettate in terra nel parco, anche nell’area giochi: e davanti c’è la ludoteca; alla riapertura dopo l’estate c’è voluto un giorno per fare pulizia delle siringhe, da quante ce n’era. E anche gli anziani al centro dall’altra parte del parco hanno paura". All’altro giardino, su lungarno Santa Rosa stessa storia: "Anno scorso si è bucato un bambino con una siringa lasciata sulla nave (un gioco), è ancora in cura. Ma i drogati sono ancora qui. Ci sono poi senzatetto sulle panchine a tutte le ore, sugli scivoli, nell’area palestra. Quella che prima stava alla fermata Paolo Uccello, ormai si è accampata qui, occupando con i suoi stracci tre panchine", mostrano. E anche le staccionate sono piene di sacchi a pelo stesi. "Inutile dire che la notte è off limits in ambo i parchi, scendere d’estate a frescheggiare impossibile, viviamo barricati in casa".
Tossicodipendenti che per comprarsi una dose, rubano anche gli oggetti più infimi da rivendere poi ai mercatini abusivi che si tengono regolarmente poco più in là: "Non viviamo più dalle spaccate ai finestrini e dai furti di bici. Non si sa quante ce ne hanno rubate. Anche con tre lucchetti, rubano i sellini, ogni volta ce li dobbiamo portare a casa".