PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

Sos Pelletteria Claudio: "Un altro tavolo di crisi"

Oltre trenta dipendenti in cassa integrazione: presidio davanti alla sede. Il sindaco: "Stallo preoccupante". La Cgil: "Situazione sociale gravissima". .

Ieri mattina il presidio dei lavoratori alla Pelletteria Claudio Sas di Dicomano

Ieri mattina il presidio dei lavoratori alla Pelletteria Claudio Sas di Dicomano

C’è un brutto silenzio, intorno alla Pelletteria Claudio Sas di Dicomano, che da mesi ha sospeso l’attività produttiva. E questo silenzio i sindacati e i lavoratori ieri hanno provato a romperlo, organizzando un presidio davanti all’azienda. Al quale ha partecipato anche il sindaco di Dicomano Massimiliano Amato. "La situazione – dice Amato - versa ancora in uno stato di stallo molto preoccupante. E questo provoca situazioni difficili, personali, familiari e sociali. Esprimo rammarico, perché questa è un’azienda che da oltre trent’anni opera nel settore della moda e vanta, tra le maestranze, competenze professionali molto qualificate, sia interne che anche in tutto l’indotto, che dà lavoro ad altrettanti lavoratori".

Sono infatti 31 i dipendenti della Pelletteria Claudio Sas in cassa integrazione. Terminata la cassa ordinaria a metà ottobre 2024, ora hanno ottenuto, fino al prossimo novembre, la cassa integrazione straordinaria a zero ore. A loro si aggiungono altri 30 lavoratori, nell’indotto. "La situazione sociale è gravissima e preoccupante – notano Pina Angela De Vincenti per Filctem Cgil Firenze, e il responsabile della Cgil Mugello Daniele Collini - e insiste su un territorio già penalizzato che non può permettersi la perdita di altri posti di lavoro e di altre competenze e che già soffre una crisi importante delle imprese e, tra i comuni del Mugello, è il Paese a più alto tasso di pendolarismo". La situazione è difficilissima e lo testimonia proprio il fermo così prolungato della produzione e il silenzio della proprietà. "Dall’azienda – nota De Vincenti - non abbiamo ricevuto più notizie. Non riusciamo a capire se ci sono possibilità di ripresa o se la situazione è compromessa".

Il proprietario all’apertura della crisi aveva dichiarato un forte calo delle commesse, legate alla crisi del settore moda. Pelletteria Claudio di Dicomano lavora per Gucci, producendo articoli di lusso in pelle. I lavoratori – in maggioranza donne, e di età diversificate, tutti professionalmente molto esperti – e il sindacato chiedono la riconvocazione del tavolo regionale di crisi. "E’ la sede più idonea – dice la sindacalista – per avere risposte più concrete e più chiare dalla proprietà. Anche per capire, se non ci dovesse essere prosecuzione dell’attività produttiva, quali intendono essere le prossime mosse della proprietà, se si intende cedere l’attività, o altre soluzioni. Che ovviamente deve essere l’imprenditore a illustrare". Il sindaco Amato concorda: "Ci uniamo all’appello nei confronti della Regione per la celere riconvocazione del tavolo di crisi, al fine di dare risposte concrete e tangibili nell’ottica della tutela dei lavoratori e dell’occupazione locale".

Paolo Guidotti