E’ stato il ‘tappo’ tra Vingone e Rinaldi ad allagare via di Castelpulci. Dopo il maltempo, sono i fossi gli osservati speciali sul territorio. In particolare la situazione nella zona pedecollinare ci sono i problemi più importanti. Il primo è il sottopasso tra Rialdoli e Vingone. Il fosso è stato fatto passare sotto al letto torrente con una tubazione che non è stata in grado di reggere il forte afflusso di acqua dovuta alle piogge. Questo ha fatto sversare l’acqua dal primo fosso facendola confluire a quella del Vingone.
Il risultato è stato sotto gli occhi di tutti: abitazioni, case e laboratori allagati nel giro di pochi secondi. Il secondo problema nasce dal Ghindossoli, altro fosso che in questo caso passa sotto l’autostrada del sole. L’altro giorno non ci sono stati problemi su questo, ma in passato l’esondazione di questo piccolo corso d’acqua tracimato sull’autostrada, ha diviso in due l’Italia. Il capogruppo del Pd, Andrea Anichini ha presentato una mozione in proposito con l’obiettivo di chiedere una mappatura dei fossi tombati per individuare i punti più critici e pianificare interventi efficaci.
Si prevede inoltre uno studio di fattibilità per il torrente Rinaldi, dove i tombamenti rappresentano un ostacolo al corretto deflusso delle acque. "Gli allagamenti che abbiamo visto negli ultimi giorni – ha detto Anichini – legati in particolare ai tombamenti del Ghindossoli e del Rinaldi, sono un segnale chiaro della necessità di affrontare le criticità idrauliche con interventi concreti e lungimiranti. Questa mozione, che abbiamo presentato alcune settimane fa, nasce proprio dalla consapevolezza che il nostro territorio ha bisogno di alcuni interventi per ridurre il rischio idraulico".
Per il torrente Ghindossoli, anch’esso in parte tombato dal passaggio dell’autostrada e coinvolto negli allagamenti recenti, sono già in fase avanzata ipotesi progettuali sviluppate dalla Regione e dal Comune.