REDAZIONE FIRENZE

Sos Ponte Vecchio. Borseggi e furti nei negozi: "Ora controlli in borghese"

Problemi anche in via Tornabuoni: la sindaca incontra i vertici delle griffe. Confcommercio: "Ci stiamo confrontando con Comune e Prefettura". .

Turisti tra le botteghe orafe del Ponte Vecchio: numerosi i borseggi

Turisti tra le botteghe orafe del Ponte Vecchio: numerosi i borseggi

di Antonio PassaneseFIRENZEBorseggi, furti nei negozi, minacce ai commercianti. Gli orafi di Ponte Vecchio (ma il problema è molto più vasto e abbraccia anche altre strade del centro) lanciano l’allarme. "Siamo assediati dalla criminalità". E raccontano: "Tre giorni fa una turista, dopo che si è accorta di esser stata derubata, ha rincorso la ladra prendendola per i capelli e facendo restituire il portafoglio. Vogliamo più controlli – dicono i titolari delle botteghe orafe – soprattutto di forze dell’ordine in borghese". Ovviamente l’allerta è altissima: molte attività hanno rinforzato la videosorveglianza interna ed esterna, e aumentato i commessi neI negozi per non perdere d’occhio quelli che si fingono clienti ma che in realtà sono dei veri e propri professionisti del furto.

E dopo la rapina messa a segno a pochi passi dal Ponte – in Por Santa Maria – la paura è tanta. Certo, va detto che nelle ore in cui c’è maggiore affluenza di gente, almeno due pattuglie della municipale sono presenti. Ma evidentemente non bastano. "Sono disponibile volentieri a incontrare i commercianti e a raccogliere le loro preoccupazioni per farcene portavoce al Comitato per la sicurezza in Prefettura", la promessa dell’assessore alla Sicurezza, Andrea Giorgio. Questa apertura trova la soddisfazione dell’associazione Ponte Vecchio presieduta da Giuditta Biscioni alla quale aderiscono gli oltre 40 negozi di oreficeri.

Intanto, per ora si sono organizzati da soli. Come? La chat di gruppo usata per condividere idee e iniziative per Ponte Vecchio, da qualche settimana viene utilizzata anche per segnalare e fotografare persone sospettecomeper poi inviare tutto ilmateriale raccolto a polizia, carabinieri e municipale. Negli ultimi mesi sono almeno una decina le botteghe vittime di furti o nelle quali, proprio grazie all’alert lanciato attraverso Whatsapp, si è riusciti a sventare un possibile colpo.

"Solitamente si presentano in due, indossano in cappello a visiera larga (per non essere inquadrati dalle telecamere interne, ndr) e uno zainetto – il racconto dei commercianti di Ponte Vecchio – Mentre uno chiede di poter visionare i prodotti l’altro ne fa manbassa approfittando della disattenzione dei commessi, l’altro ne fa man bassa".

Storie, queste, ben conosciute da Confcommercio: l’associazione di categoria si dice "pronta a sostenere ogni iniziativa dei nostri associati, anche attraverso il nostro ufficio legale". Ma a quanto pare non è solo Ponte Vecchio a dover fare i conti con la criminalità. Peggio va in via Tornabuoni, tanto che la sindaca Funaro, "nei giorni scorsi, ha incontrato i responsabili delle griffe ascoltando le loro ragioni garantendo massimo impegno", racconta Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana..

Che aggiunge: "L’emergenza del centro storico oggi è la sicurezza, un problema che affligge soprattutto alcune zone come via Tornabuoni, il Ponte Vecchio o Santa Maria Novella. Sempre le stesse persone Le forze dell’ordine fanno il loro lavoro, compatibilmente con le risorse disponibili. Ma servirebbe una presenza più massiccia, visibile, in un’ottica anche preventiva e dissuasiva. Ci stiamo confrontando con l’amministrazione comunale e la prefettura per le azioni da mettere in campo".