ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Sospesi 96 infermieri Non hanno ancora la pec

Il provvedimento dell’Ordine. Ospedali in difficoltà per coprire i turni "Bisogna rispettare le leggi, siamo stati costretti ad arrivare a questo punto"

di Ilaria Ulivelli

Alla fine sono arrivati i provvedimenti. Novantasei professionisti sono stati sospesi dall’Ordine degli infermieri di Firenze e Pistoia per non aver attivato la posta elettronica certificata Pec. Una sanzione che non poteva essere rinviata ancora dopo che l’Ordine, come spiega il presidente Danilo Massai, "aveva promosso campagne gratuite". "Non capisco perché si debba arrivare a costringere i professionisti per far rispettare le regole: oltretutto i dipendenti pubblici dovrebbero dare l’esempio".

L’obbligo di posta certificata per gli iscritti a ordini professionali è in vigore dal 2008 ed è stato rafforzato dalla legge del 2020. Ma ora, con la sospensione, che suona quasi come un avvertimento per i professionisti che non si sono vaccinati, già che proprio via Pec sono state inoltrate le lettere di diffida per chi ancora non si è messo in regola con l’obbligo vaccinale.

Si tratta di un capitolo a parte, ma l’Ordine degli infermieri di Firenze e Pistoia da oggi comincerà a fare una ricognizione attenta delle misure intraprese dalle aziende per chi non ha ancora risposto alle lettere. "C’è un decreto e, ripeto, noi dobbiamo far rispettare le regole", dice Massai.

Intanto gli ospedali e i presidi territoriali sono in difficoltà per la copertura dei turni di domani. Dei 96 infermieri sospesi 22 lavorano all’Asl, 19 a Careggi.

"Siamo in difficoltà sempre, ora in particolare che ci troviamo in mezzo al periodo delle ferie e con la delibera regionale che prevede la copertura di turni nelle Rsa", dice Paolo Zoppi, direttore del dipartimento Infermieristico e ostetrico dell’Asl Toscana centro.

Il problema si risolverà in pochi giorni, almeno si spera. L’Asl ha già invitato i dipendenti a fare la Pec. Anche se la riammissione dovrà prima passare da una delibera dell’Ordine. "Sono disposto a riunire il consiglio anche tutti i giorni per riammetterli il prima possibile, però non sarei voluto arrivare a questo punto", conclude Massai.

Ci sono anche le proteste di alcuni professionisti che sostengono di aver fatto la Pec con l’Ordine e di essere stati ugualmente sospesi.