REDAZIONE FIRENZE

Sovranisti agli Uffizi. Nardella contro Schmidt: "Fa marketing politico". Lui: "Sembra l’asilo nido"

Il sindaco sui leader europei ospitati al museo: "Fa male alla città". Replica il direttore: "Mi tira sempre la sabbia addosso, non rispondo". La Lega: "Parla lui che usa Palazzo Vecchio per promuoversi".

Sovranisti agli Uffizi. Nardella contro Schmidt: "Fa marketing politico". Lui: "Sembra l’asilo nido"

Sovranisti agli Uffizi. Nardella contro Schmidt: "Fa marketing politico". Lui: "Sembra l’asilo nido"

Nella hit dei successi del 2023 ricorderemo senz’altro "Amici mai" - Dario Nardella e Eike Schmidt - in una riedizione diversa rispetto a quella di Antonello Venditti. Questo perché tra il sindaco di Firenze e il direttore degli Uffizi non ci sono "amori che non finiscono e che poi ritornano". C’è solo uno scontro che ci accompagna ormai da molto tempo. Forse da sempre.

L’ultima puntata riguarda l’iniziativa Id con i leader sovranisti riuniti a Firenze e il fatto che alcuni esponenti di partito europei che partecipano alla convention saranno accolti da Schmidt all’interno degli Uffizi. Nardella, di prima mattina, colpisce forte: "Ancora una volta gli Uffizi che sono simbolo di cultura, di apertura, di internazionalità, universalità, vengono piegati a operazioni di marketing politico. Io non userei mai gli Uffizi per fare politica, purtroppo c’è chi lo fa e questa cosa fa male alla città".

Apriti cielo. Poco dopo Schmidt viene a sapere delle affermazioni del sindaco e replica: "Non siamo all’asilo nido a mandare sempre la sabbia nella mia direzione. Io non reagisco perché queste cose non mi interessano".

La Lega parla di "visita prenotata e pagata", l’europarlamentare Susanna Ceccardi dice che "Nardella umilia e piega da anni un’intera città a una gigantesca operazione di marketing politico, sfruttando Palazzo Vecchio per promuovere elettoralmente la sua figura a livello nazionale ed europeo".

Addirittura il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni osserva che Nardella "compila liste di proscrizione, stabilendo chi può e chi non può accedere a un museo".

La polemica infuria, sull’evento di domenica della Lega ci sono sostanzialmente due visioni, opposte tra loro.

La prima è la linea di Matteo Salvini, secondo cui aver portato un evento del genere è comunque una prova di forza e rende la governance di Palazzo Vecchio "fragile" in vista delle comunali 2024. Inoltre espone il Comune a una serie di rischi: sempre secondo la Lega, se nelle contromanifestazioni – tre la mattina in luoghi simbolo della città che confluiranno al piazzale Michelangelo e una nel pomeriggio con Firenze antifascista – accadrà qualcosa di spiacevole "la colpa sarà solo di Nardella".

La seconda visione è quella del Pd. "Marine Le Pen era annunciata e non ci sarà, Geert Wilders era annunciato e non ci sarà – si fa presente dai Dem -. Siccome questa convention sta diventando un flop allora si cerca di distogliere l’attenzione, attaccando Nardella. Ma il dato vero è che la convention resta un flop". E sulle parole di Nardella è Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e fedelissima di Dario, a ribadire. "Il sindaco Nardella non ha mai detto che i leader sovranisti non possono andare agli Uffizi. Ha solo risposto a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano cosa ne pensa sul fatto che Schmidt accoglierà i sovranisti agli Uffizi, dicendo che se lo aspettava".

Niccolò Gramigni