Spaccano i vetri per gioco. E ora si è ferito un cane

C’è una baby gang ai giardini di viale Nenni che spaventa gli anziani. Uno di loro ha rotto una bottiglia senza pensare alle conseguenze.

Spaccano i vetri per gioco. E ora si è ferito un cane

Spaccano i vetri per gioco. E ora si è ferito un cane

Stavolta ci ha rimesso un cane. Perché una banda di ragazzini terribili fa danni alla cieca, solo per fare male indistintamente. E i problemi di sicurezza e degrado ai giardini tra viale Nenni e via Andrea da Pontedera non hanno mai fine, anzi. C’è una banda di ragazzini terribili che spadroneggia nel parco. Una delle tante in città, che danno filo da torcere a coetanei e anziani, a seconda della violenza delle azioni.

A fare le spese dell’insolenza dei ragazzi, è stato un cane, che si è ferito a una zampa con dei cocci di vetro, che con tutta probabilità erano stati deliberatamente lasciati a terra dai bulletti, che per passare i pomeriggi nell’area verde di Legnaia, nulla trovano di meglio da fare che bere birre e spaccare poi le bottiglie. Peraltro in un parco molto frequentato visto che c’è un passaggio pedonale tra le due strade e un’area giochi per bambini.

E’ finito più volte al centro delle recenti cronache: i fatti più noti, un accoltellamento tra spacciatori il 10 ottobre e un senzatetto con problemi psichiatrici con soventi episodi di alterazione che minaccia gli avventori. "Si è tagliato un polpastrello – mostra la zampina fasciata Monica, la padrona del cane – Per fortuna non è una ferita grave, ma è in una parte dove non si possono mettere punti; ora è sotto terapia antibiotica e non posso portarlo fuori se non il minimo indispensabile per i bisogni, deve camminare poco e non può andare all’area cani".

"L’altro giorno – continua la donna – un ragazzino tirò una bottiglia in terra una prima volta e non gli si ruppe; la riprese e la tirò una seconda volta e niente; riprovò una terza volta e infine riuscì a mandarla in mille pezzi. Vedendo la scena, una mia amica andò in quel gruppetto a dirgli che non vanno fatte queste cose. Quello gli venne sul viso, con fare minaccioso e le disse ’tanto non mi puoi fare nulla, sono minorenne’. Qualche giorno prima al supermercato avevano fermato un giovane che aveva rubato delle bottiglie. E infine un altro episodio sgradevole. Tenevano la musica a tutto volume e una signora li ha ripresi: "Ma che siamo in discoteca?".

Una ragazzina di appena 15 anni ha risposto a suon di insulti. Ma il timore è che quella linea sottilissima tra bravate da ragazzini e violenze si stia assottigliando sempre di più.

Carlo Casini