di Pietro Mecarozzi
Ha provato a spaccare la vetrina di un ristorante con un tombino per mettere a segno il colpo, ma sei minuti dopo si è ritrovato in manette e all’interno di una volante della polizia. L’autore del gesto è un 37enne fiorentino già noto alle forze dell’ordine per un gesto simile, compiuto però ai danni dell’abitazione di un amico (che gli costò anche quella volta la custodia in carcere). L’uomo, secondo le prime ricostruzioni, la notte scorsa ha tentato di infrangere il portone di ingresso del ristorante Mattacena, in via del Moro, con un tombino (ovvero una chiusina), senza però riuscirci.
Il passaggio di alcune persone ne avrebbe infatti interrotto l’azione, ripresa però poco dopo: il 37enne questa volta ha cercato di forzare la grata di protezione della vetrata del ristorante. Fallendo ancora, impaurito anche dall’arrivo di una volante della polizia, prontamente intervenuta grazie alla segnalazione di un residente svegliato nel cuore della notte dal frastuono della vetrata infranta.
Il fiorentino ha mollato tutto e si è allontanato imboccando via del Trebbio. Raggiunto e fermato in via del Sole, appena si è trovato di fronte i poliziotti ha provato un ultimo disperato escamotage: come prima mossa si è sfilato la felpa rossa (un po’ troppo appariscente), e poi è andato incontro agli agenti, dicendo di essere stato aggredito. La sua versione dei fatti e la situazione non hanno convinto gli agenti: la successiva visione delle immagine della videosorveglianza avrebbero inoltre chiarito, o meglio confermato, l’ipotesi investigativa che alla fine ha portato all’arresto del 37enne. Domani la direttissima in tribunale per l’eventuale convalida della misura cautelare.
I carabinieri invece hanno arrestati un italiano di 26 anni e un gambiano di 25 anni, entrambi con precedenti di polizia, per aver commesso un furto aggravato con scasso (utilizzando un estintore per sfondare la vetrina d’ingresso e poi asportando il registratore di cassa) all’interno di un esercizio commerciale di borgo Ognissanti e poi una tentata rapina (del portafogli, non riuscendovi per la pronta reazione della vittima) e una rapina con un coltello (di un cellulare) nei confronti di due cittadini nella vicina via dei Canacci, sempre in centro città.