di Rossella Conte
È la ventiduesima volta in poco più di 30 anni che Aldo Cursano, presidente di Confcommercio e titolare del Caffè Le Rose in piazza dell’Unità, si ritrova a fare i conti con la sgradita visita dei ladri. L’ultimo episodio nella notte tra giovedì e venerdì. Sul posto la polizia. Secondo quanto ricostruito, ignoti, dopo aver oltrepassato il cancello che delimita lo spazio esterno, avrebbero provato a sfondare la porta principale senza successo. Subito dopo, si sarebbero muniti di sanpietrini e, servendosi dei tavolini del bar come scala, avrebbero infranto l’arcata superiore della porta a vetri per poi entrare.
Una volta all’interno i malviventi hanno devastato il locale per poi fuggire con cellulari aziendali, tablet oltre al solito fondo cassa, caramelle, gomme da masticare, cioccolatini e bibite che erano nel frigo. È amareggiato Cursano, punto di riferimento degli esercenti, che più volte si è esposto per denunciare l’escalation di violenza: "Anche stamane (ieri, ndr) non sono riuscito a lavorare, mi hanno portato via i palmari collegati con fornitori e clienti. Poi c’è il vetro da riparare e trovare qualcuno che lo metta in sicurezza non è semplice" dice Cursano. Anche se la stima è ancora in corso il danno economico ammonterebbe a circa 5mila euro. "Noi non ne possiamo più – dice il presidente di Confcommercio -, queste persone si sentono impunite". Per Cursano, la spaccata "è arrivata dopo la fine dell’accordo Comune sulla sicurezza e gli steward, scaduto il 31 dicembre. Non è un bel segnale".
A distanza di poche ore, sempre nella zona a ridosso della stazione, ci sono stati altri due colpi. Vittime il ristorante Belcore di via dell’Albero e la Trattoria da Giorgio di via Palazzuolo. Secondo quanto ricostruito, un ragazzino a viso scoperto avrebbe infranto la porta a vetri del ristorante Belcore per poi uscire con alcune bottiglie di alcolici. Il figlio del proprietario poco dopo, alle 8, avrebbe riconosciuto il ladro che stava passeggiando indisturbato.
"Quando lo ha visto lo ha rincorso e lo ha consegnato alla polizia. Servirà a qualcosa? Non credo, nel migliore dei casi dopo poche ore sarà di nuovo fuori" racconta Abdel Outanldou, titolare del ristorante, che è amareggiato. "Oltre al danno economico, quello che mi fa più male è che sono stati distrutti tutti i riconoscimenti che ho ricevuto negli anni". Lo stesso copione in scena alla Trattoria da Giorgio di via Palazzuolo. Anche in questo caso, i malviventi sono entrati dopo aver spaccato la porta a vetri. Non è finita qui. All’Hotel Boccaccio, situato a pochi metri di distanza dal ristorante Belcore, sempre ieri mattina alcuni clienti sono stati borseggiati.
Lo staff della struttura è riuscito a fermare il ladro consentendo l’intervento delle forze dell’ordine. Dopo circa due ore, il responsabile è tornato sul posto per minacciare i dipendenti dell’hotel che lo avevano coraggiosamente bloccato. "La situazione è a dir poco paradossale: due giovani lavoratori, colpevoli solo di aver fatto il proprio dovere e di aver agito con senso civico per proteggere i nostri clienti e la comunità, si sono trovati costretti ad abbandonare il luogo di lavoro in pieno giorno, spaventati dalle minacce di chi, solo pochi minuti prima, era stato consegnato alle autorità competenti" si sfoga Riccardo Fuzier Cayla dell’Hotel Boccaccio. Sugli episodi di ieri intervengono Angela Sirello, Alessandro Draghi, Matteo Chelli e Giovanni Gandolfo di Fratelli d’Italia: "Chiediamo al servizio statistico del Comune una analisi statistica e di procedere ad un monitoraggio statistico sulle spaccate: registrare il tipo di attività più colpite, le zone e le strade più colpite".