di Rossella Conte
Ancora auto colpite e spaccate, questa volta in centro storico. Numerosi i veicoli, almeno dieci, trovati ieri mattina, in via della Mattonaia, con i finestrini infranti. Dopo piazzale Vittorio Veneto, San Jacopino e Campo di Marte, i topi di auto si sono spostati in zona Sant’Ambrogio. A fare la scoperta i residenti che, quando sono usciti di casa, si sono ritrovati sotto gli occhi l’amara sorpresa. L’episodio è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. I responsabili, da quanto emerso, avrebbero utilizzato come arma un sanpietrino. "Era il 2019 quando con il comitato denunciammo la pericolosità della pavimentazione della strada. Non è la prima volta che si verificano episodi del genere" sottolinea Simone Scavullo, presidente del comitato Cittadini per Fienze e coordinatore del partito Rea Toscana che definisce Sant’Ambrogio ‘Sant’Ambronx’. "Un gesto gratuito, che lascia danni e rabbia, ma soprattutto solleva interrogativi: dov’è la sicurezza di cui tanto si parla?" incalza Scavullo. Oltre a via della Mattonaia, dove i ladri avrebbero infranto i finestrini per rubare nel migliore dei casi pochi spiccioli, in zona Careggi, per la precisione in via Caccini, ignoti si sono accaniti su una delle macchine in sosta con così tanta violenza da distruggerla quasi del tutto.
La denuncia del comitato Cittadini attivi San Jacopino: "Questo è più di un atto vandalico – dice il presidente Simone Gianfaldoni – vergognoso". Intanto, denuncia il gruppo Facebook Spaccate, piazza Vittorio Veneto, gli atti vandalici nel quartiere sembrano essere ripresi anche se non con il ritmo incalzante del mese scorso in cui è stata superata quota 120. Mercoledì però il bilancio è tornato a salire: sei i finestrini a terra. Ad agire i soliti ignoti che per pochi spiccioli hanno fatto migliaia di euro di danni. Ecco quindi che un nuovo gentile appello ricompare su una delle vetture parcheggiate: "Non c’è niente di valore in auto – si legge su un cartello – Per favore non rompere il vetro". Accanto, invece, un altro automobilista, scrive: "Non siamo turisti. Per piacere non rompere il vetro".