Chi furono i maestri, i punti di riferimento del pensiero e dell’impegno culturale, etico e civile di Giovanni Spadolini? È la domanda cui la Fondazione a lui intitolata, in collaborazione con la Fondazione Biblioteche della Cassa di Risparmio di Firenze, intende dare risposta attraverso un ciclo di conferenze promosso per l’apertura del centenario della nascita dello statista fiorentino: iniziando da Piero Gobetti, l’autore del Risorgimento senza eroi, scoperto negli anni del regime dallo studente del liceo-ginnasio Galileo, negli scantinati della vicina libreria Giorni, in via Martelli. Ne parlerà Paolo Bagnoli, uno dei massimi studiosi dell’antifascista piemontese. A Gloria Manghetti, presidente della Fondazione Conti, è affidata la ricostruzione del rapporto con Giovanni Papini, il grande scrittore cattolico che primo si avvide delle potenzialità del giovane agli albori delle esperienze di storico. Segue Benedetto Croce la cui concezione storico-filosofica fu fatta propria da Spadolini, come racconterà il filosofo Michele Ciliberto. Ad introdurre Spadolini poco più che ventenne nel mondo del giornalismo, autentica scelta di vita del futuro direttore del Resto del Carlino, fu Mario Missiroli, chiamandolo a Roma, collaboratore fisso al Messaggero fin dal gennaio del 1948, a poche settimane dalla laurea in giurisprudenza conseguita nell’Ateneo fiorentino. Relatore Gabriele Paolini, docente del Cesare Alfieri che sta preparando una biografia di Spadolini storico e giornalista. Infine chi scrive questa nota rievocherà il fondamentale legame con Mario Pannunzio, direttore del Mondo, il periodico di cultura politica più anticonformista del secondo dopoguerra. Fu Pannunzio ad indirizzare Spadolini, presente con veri e propri saggi fin dal primo numero della nuova testata, nel febbraio 1949, alla ricostruzione dell’Italia delle minoranze, delle associazioni laiche e cattoliche dell’800 che sole avevano capito e interpretato le reali necessità e aspirazioni della gente. Le conferenze si terranno il primo giovedì del mese, da febbraio e giugno, nella sala convegni della Fondazione Biblioteche, in via Bufalini, con libero accesso al pubblico.
CronacaSpadolini e i suoi maestri