Ronald Reagan, presidente repubblicano degli Stati Uniti, precursore di Trump negli anni ’80, fu legato da personale amicizia a Giovanni Spadolini che definì "il politico più colto che abbia incontrato". Si erano conosciuti nel luglio 1981, al vertice di Ottawa, summit dei capi di governo dei Paesi più industrializzati dell’occidente. Spadolini aveva da pochi giorni ricevuto la fiducia delle Camere e da Presidente del Consiglio si era presentato all’incontro con Reagan, recandogli in dono due volumi in inglese, una Vita di Michelangelo e la sua opera Firenze mille anni: regalo gradito, ma l’idea dell’Italia richiamava alla mente del Presidente un personaggio ben preciso e più di ogni altro gli rappresentava il nostro Paese. Battendo amichevolmente la mano sulla spalla dell’impettito Spadolini, Reagan esclamò con entusiasmo tutto texano: "Oh, Italia! Caprilli, Caprilli…". Il professore rimase sorpreso e spiazzato, e si pose l’interrogativo manzoniano: "Caprilli, chi era costui?". Non esistevano ancora i telefoni cellulari e tantomeno Google. Unica soluzione era quella di chiamare i collaboratori per una immediata ricerca. Federico Caprilli è stato un ufficiale di cavalleria, maestro di equitazione alla scuola di Pinerolo, che alla fine del XIX secolo aveva ideato un modo particolare di cavalcare, il sistema detto dell’equitazione naturale: è nota la passione del presidente Reagan per i cavalli. A Caprilli è intitolato l’ippodromo di Livorno. Ricordo che in quella stessa estate, Spadolini lasciò una sera Castiglioncello, dove trascorreva i pochi giorni di vacanza, per recarsi alle corse all’ippodromo livornese, quasi volesse colmare quella lacuna. Più volte poi nell’anno e mezzo in cui restò alla guida del governo, lo statista fiorentino si recò in visita alla Casa Bianca, ben documentato ormai sulla vita e l’opera dell’ufficiale piemontese che tanta ammirazione suscitava in Reagan. Un’amicizia sanzionata da un dono tutto particolare che Ronald riservava agli amici più cari: un barattolo di vetro, con tanto di stemma della Casa Bianca, pieno di caramelle multicolori. Ovviamente quel barattolo non è stato mai aperto: è conservato fra i doni degli amici, capi di Stato e di governo, in una vetrina della ’casa dei libri’ a Pian dei Giullari.
CronacaSpadolini e Reagan. Insolita amicizia