Spari contro la polizia. Agente ferito al braccio durante un controllo . Sospetti sui bracconieri

Nel corso di un’operazione contro la caccia di frodo nel Mugello un proiettile ha colpito al gomito l’uomo, operato d’urgenza a Careggi. Indagano la procura di Firenze e i carabinieri di Borgo San Lorenzo.

Spari contro la polizia. Agente ferito al braccio durante un controllo . Sospetti sui bracconieri

Sono stati subito chiamati i soccorsi, che hanno portato l’agente a Careggi

di Pietro Mecarozzi

Un colpo ravvicinato, con una carabina che potrebbe stendere un orso. Non si sa se volontario o dettato dalla paura, ma il proiettile partito dal fucile di un uomo – sospetti su un bracconiere – alle 22.30 di martedì notte, potrebbe costare il braccio a un agente della polizia provinciale della città metropolitana di Firenze. Ricoverato a Careggi, l’uomo, originario del Mugello, sarebbe stato colpito da vicino all’altezza del gomito, non sarebbe in pericolo di vita, ma l’arto risulta gravemente compromesso.

L’agente stava controllando la zona di campagna di Barberino di Mugello, in compagnia di un collega, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni sulla presenza di alcuni cacciatori di frodo in azione. A un tratto, secondo le prime ricostruzioni, uno dei bracconieri – erano in due – ha aperto il fuoco, colpendo il poliziotto a un braccio. Per poi, secondo quanto emerge, dileguarsi nel buio della macchia.

Immediata la chiamata ai soccorsi del 118: un’ambulanza ha subito trasportato l’agente ferito all’ospedale di Careggi, dove è stato operato nella notte dai medici.

La procura di Firenze e la compagnia dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, indagano sul caso per ricostruire nel dettaglio la dinamica di quanto avvenuto e risalire agli autori. I due cacciatori non sarebbero nuovi alle forze dell’ordine, e i militari sarebbero già sulle loro tracce.

Il fatto è avvenuto in un’area boschiva e isolata, con quasi nessuna struttura nei dintorni. Come accade regolarmente, la polizia provinciale si occupa di sorvegliare numerose aree che potrebbero finire nel mirino dei bracconieri. In questo periodo la caccia è infatti ancora chiusa. Un’attività vietata, anche se sarebbero ancora da chiarire le cause esatte che hanno spinto ad aprire il fuoco contro la polizia provinciale.

"Quanto accaduto a Barberino è incredibile e intollerabile" commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani. "Il fatto - aggiunge - che un valido operatore della polizia provinciale, competente, professionale e dedito al lavoro, durante l’esercizio delle sue funzioni sia stato colpito da un bracconiere, è un fatto inqualificabile e indegno di una terra come la Toscana. Confido nel lavoro degli inquirenti, perché le indagini in corso appurino tutta la dinamica dei fatti".

Solidarietà alla polizia provinciale anche da parte della vicepresidente della Regione ed assessore all’agricoltura, Stefania Saccardi, che ha sottolineato la sua "forte vicinanza all’agente ferito e alla sua famiglia, in un momento così difficile e condanna per l’atto così violento del bracconiere". La sindaca Sara Funaro, invece, è in contatto con la famiglia e ieri ha sentito telefonicamente sia il comandante della polizia provinciale della Città Metropolitana di Firenze sia la compagna dell’agente ferito.