Firenze, 10 giugno 2018 - Paura in strada a Firenze. Al culmine di una lite tra due famiglie di etnia rom che vivono nel campo nomadi del Poderaccio sono stati sparati in aria, tra via Canova e via Simone Martini, alla periferia di Firenze vicino al supermercato Esselunga, alcuni colpi di pistola
Uno degli uomini coinvolti nella lite è poi fuggito a tutta velocità su un'auto e nella folle corse avrebbe preso in pieno un ragazzo fiorentino di 29 anni che in sella al suo motorino era fermo al semaforo di via Canova. Il giovane è stato trasportato dal 118 al policlinico di Careggi. Le sue condizioni, viene riferito, sono gravissime.
Nell'inseguimento sono rimaste coinvolte anche altre due auto che si trovavano sempre al semaforo tra viale Canova e via Simone Martini in attesa del verde. Nessuno degli automobilisti è però rimasto ferito. Illesi, per fortuna, due bambini di 6 e 8 anni, che erano con il padre a bordo di una vettura tamponata dall'auo in fuga dei nomadi. Secondo quanto appreso al momento, sul posto si è recato anche il pm di turno Tommaso Coletta, la lite sarebbe iniziata al centro commerciale dell'Isolotto dove un componente del nucleo familiare di etnia rom avrebbe accusato un uomo di aver abbandonato la compagna.
Quest'ultimo sarebbe salito sulla sua auto all'inseguimento della quale sarebbero partite due vetture. Dopo aver percorso circa un chilometro a folle velocità le vetture si sono trovate davanti un semaforo rosso con lo scooter e un'auto ferme. Di certo, al momento, complessivamente sono state coinvolte oltre allo scooter cinque auto, un furgone e lo scooter del 29enne.
Una delle auto dei nomadi è finita in una siepe e si è incendiata. L'automobilista è stato ricoverato all'ospedale di Torregalli ed è piantonato dai carabinieri. I colpi di pistola sarebbero stati esplosi, secondo un testimone, dall'auto che inseguiva l'altra vettura ma, come già precisato, nessuno è rimasto ferito, oltre al 29enne fiorentino. Sul posto oltre a carabinieri e polizia municipale anche il presidente del quartiere Quattro Mirko Dormentoni.
Le 4 persone coinvolte nella lite sono state fermate e portate dai carabinieri in caserma e, tra breve verranno interrogate dal magistrato di turno. Le persone coinvolte sono tutte domiciliate nel campo rom il Poderaccio.
Intanto, la Procura della Repubblica di Firenze ha rivolto un appello alle persone che hanno assistito all'inseguimento e al successivo incidente stradale in via Canova a recarsi nelle caserme dei carabinieri di Legnaia e Borgo Ognissanti per riferire la loro testimonianza sull'accaduto. Per i familiari del ragazzo gravemente sono poi intervenuti psicologi, che stanno dando supporto morale.
IL SINDACO NARDELLA - «Sono sconcertato per ciò che è accaduto oggi a Firenze: è un fatto inaccettabile». Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella. «Siamo al fianco del ragazzo nostro concittadino ferito e della sua famiglia - ha precisato il sindaco che, insieme con l'assessore Sara Funaro è andato a Careggi per essere vicino al 29enne ferito -. Mentre ringrazio le forze dell'ordine che hanno agito con straordinaria professionalità e hanno subito assicurato tempestivamente alla giustizia i responsabili, rivolgo un appello al ministro Guardasigilli perché sia assicurata la certezza della pena e chi ha sbagliato paghi fino all'ultimo giorno. Vogliamo giustizia, senza sconti».