LUIGI CAROPPO
Cronaca

Speranza e Furfaro candidati in Toscana

Sono loro i primi due "paracadutati" ufficiali nella nostra regione. Marcucci invece non si presenta: a lui proposto un collegio a rischio

Migration

di Luigi Caroppo

Roberto Speranza, il ministro della Sanità, protagonista della lotta alla pandemia. E Marco Furfaro, l’ex Sel, membro della direzione Pd. Sono loro due i due primi ’paracadutati’ ufficiali in Toscana. Quindi un alleato di primo piano (nella lista unitaria Democratici e progressisti) e un dem. Ne sono attesi altri due (o forse uno solo dalla coalizione) nelle liste ufficiali che devono essere consegnate entro il 22 agosto.

Da ieri la segretaria toscana Simona Bonafè è a Roma per il confronto continuo con il Nazareno per stilare la lista definitiva dei candidati. Obiettivo: portare avanti le istanze che sono arrivate dalle federazioni locali amalgamandole, inevitabilmente, con le esigenze di Roma.

Marco Furfaro, nato a Pistoia, cresciuto ad Agliana, già eurodeputato, attuale responsabile nazionale del Pd per i rapporti con movimenti e associazioni, tifoso della Fiorentina, sarà capolista del plurinominale del collegio Prato-Pistoia-Lucca alla Camera. Roberto Speranza, ministro della Salute, segretario di Articolo Uno, correrà in Toscana al plurinominale alla Camera nel collegio Firenze-Pisa.

Un’altra novità arrivata ieri riguarda il senatore Andrea Marcucci. Come annunciato da La Nazione il segretario Letta gli ha proposto, in quanto da più di 15 anni in Parlamento e quindi in ’deroga’, un collegio uninominale. Quello di casa, a Lucca, è ad altissimo rischio. Marcucci avrebbe deciso quindi di non candidarsi in quanto preferiva il listino proporzionale.

Le liste toscane sono ancora in movimento, come quelle di tutte le altre regioni: si chiuderanno tra venerdì e sabato, molto probabilmente solo nella nottata tra sabato e domenica (giorno della direzione nazionale).

Nel frattempo è molto caldo il clima tra la sinistra dem toscana e il vertice del partito. Ieri il Circolo Europa di Firenze, di cui fa parte Enrico Rossi, ha detto sì alle candidature di Emiliano Fossi e Federico Gianassi e messo le mani avanti su alcune riconferme con un lungo post su Facebook (condiviso anche dal segretario fiorentino dem Andrea Ceccarelli): "In questo momento drammatico, in cui ogni scelta dev’essere fatta per conquistare il voto “strada per strada, piazza per piazza, casa per casa, fabbrica per fabbrica…”, leggiamo le proposte di candidatura di deputati e senatori uscenti protagonisti della stagione del 18,5 %, la stagione fallimentare del Partito Democratico, della cesura con il proprio popolo e dell’abbandono del suo elettorato".

Nel momento "in cui dobbiamo candidare le personalità popolari, che possono conquistare lo spazio perduto, per logiche “non politiche” sono riproposti candidati impopolari, discussi, poco rappresentativi di una proposta politica di sinistra, riformista veramente e non del finto “riformismo” moderato dove sono i lavoratori e il popolo a pagare, ossia il presunto riformismo delle non dignità e della finanza". Per questo "ci appelliamo al Segretario Nazionale Enrico Letta, cui siamo ancora più vicini in questo momento, perché sia sgomberato il campo da candidature di una stagione fallimentare".