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Spese "pazze" al Maggio. Pereira sceglie l’abbreviato

Il rito condizionato all’esame del direttore amministrativo dell’ente, Peruzzi. Si torna in aula a febbraio. Contestati viaggi e uso del fondo governativo.

Spese "pazze" al Maggio. Pereira sceglie l’abbreviato

L’ex sovrintendente del Maggio, Alexander Pereira

FIRENZE

Ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, l’ex sovrintendente del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira, accusato di peculato e malversazione.

Ma l’adesione al rito, che prevede uno sconto di un terzo della pena sull’eventuale condanna, sarà condizionata alla testimonianza del direttore generale dell’Ente lirico, Enrico Maria Peruzzi.

Così, dopo l’udienza lampo di ieri mattina (alla quale Pereira, assistito dagli avvocati Sigfrido Fenyes e Marianna Poletto, non era presente), appuntamento al 3 febbraio dell’anno prossimo, quando il giudizio all’ex sovrintendente entrerà nel vivo proprio con l’esame del “super testimone“ dinanzi al gup Angela Fantechi.

Il pubblico ministero Christine von Borries, titolare delle indagini, contesta a Pereira il peculato per le spese sostenute a carico alla Fondazione del Maggio, ovvero l’aver fatto shopping e viaggi con la carta di credito dell’ente che ha diretto fino a quando lo "scandalo" non è diventato insostenibile, cioè nel marzo del 2023.

C’è poi un altro capitolo d’accusa, ed è quello riguardante la malversazione di erogazioni pubbliche, e cioè di aver usato i fondi affidati al Maggio dal governo per pagare le cosiddette spese correnti. L’accusa sostiene che con questi fondi Pereira avrebbe pagato stipendi e imposte anziché destinarli correttamente al rafforzamento del patrimonio della fondazione. La Cassazione invece aveva annullato, con rinvio al riesame di Firenze, il sequestro per equivalente da 126mila euro che venne eseguito il 29 giugno dell’anno scorso per finalità di confisca. Oggi, quel provvedimento è stato eseguito in parte.

L’inchiesta, partita lo scorso 2022, fu innescata da un’interrogazione a Palazzo Vecchio dove FdI chiedeva spiegazioni su 60 mila euro spesi con la carta di credito della Fondazione Maggio Musicale per viaggi aerei e cene al ristorante.

Secondo le indagini condotte dalla Finanza, Pereira avrebbe utilizzato la carta di credito del Maggio Musicale per pagarsi le spese del trasloco, alcuni pernottamenti, i viaggi a Francoforte, Baden Baden, Zurigo, Gstaad, Palma di Maiorca, e avrebbe usato i soldi dell’ente anche per il pagamento dell’affitto della sua abitazione a San casciano, per un totale di circa 200mila.

Per quanto riguarda l’ipotesi di malversazione, nel corso della sua gestione Pereira avrebbe adoperato 9 milioni del fondo di dotazione governativo per pagare stipendi, ritenute fiscali e previdenziali, fornitori.

ste.bro.