SANDRA NISTRI
Cronaca

Spiragli per il Cartonificio fiorentino. Imprenditori interessati all’acquisto

Il consigliere regionale Fabiani: "Contatti in corso tra alcuni player industriali e la società". I timori dei sindacati

Una manifestazione davanti al Cartonificio Fiorentino (FotocronacheGermogli)

Una manifestazione davanti al Cartonificio Fiorentino (FotocronacheGermogli)

La possibilità di rigenerazione industriale del sito del Cartonificio fiorentino, per i cui dipendenti è previsto il trasferimento nel polo della proprietà Pro Gest di Altopascio, esiste e ci sarebbero alcuni imprenditori interessati. La notizia emerge dalle parole del consigliere del presidente della Regione Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali Valerio Fabiani in occasione del tavolo convocato, due giorni fa, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulle vicende del Gruppo Pro Gest, alle prese con una importante crisi finanziaria: "L’operazione che riguarda il Cartonificio – dice - necessita di consequenziali investimenti di cui dobbiamo avere visibilità concreta: vogliamo un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali per gestire con intelligenza la questione del personale anche attraverso soluzioni ‘personalizzate’, e per facilitare la reindustrializzazione e la rigenerazione urbana di quel sito: sono in corso contatti anche favoriti dalla Regione con alcuni player industriali con i quali sta parlando la società. È fondamentale consolidare e rafforzare dialogo e confronto fra azienda, organizzazioni sindacali e istituzioni per voltare definitivamente pagina rispetto alle stagioni precedenti". La riunione al Ministero, più volte sollecitata dalle organizzazioni sindacali e anche dalla Regione Toscana, era stata richiesta infatti anche per avere notizie precise sul Cartonificio sestese per il quale è previsto lo stop alla produzione con il trasferimento ad Altopascio che, però, è slittato rispetto alle scadenze iniziali. Al tavolo Pro-Gest, rappresentata dal Cro Chief Restructuring Officer Angelo Rodolfi, dall’amministratore delegato Francesco Zago e alla presenza anche dell’esperto della composizione negoziata della crisi Giampaolo Provaggi, ha ribadito il proprio impegno a garantire la salvaguardia occupazionale, nonché a proseguire con il piano di risanamento finanziario.

Non sono previsti dunque licenziamenti e anche in quest’anno non sono stati fatti: il Gruppo Pro-Gest impiegava infatti alla fine del 2023 1.066 dipendenti e al 31 dicembre scorso il numero era stabile con 1.071 addetti diretti (esclusi interinali e forza lavoro dell’indotto). Assicurazioni che non sembrano avere convinto troppo i sindacati del settore, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Chimici Carta e Stampa che, pur prendendo atto degli impegni assunti pubblicamente dall’azienda, hanno sottolineato la totale mancanza di relazioni industriali con il gruppo e "espresso preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare e rammarico perché, finanche a questo tavolo ministeriale finalmente ottenuto, l’azienda non si è presentata con un piano industriale per il rilancio e neanche con quello di rinegoziazione dei bond scaduti nei confronti del creditore". Per questo motivo i sindacati chiederanno un incontro a breve a Pro Gest per riprendere un sistema di corrette relazioni sindacali mentre il prossimo tavolo al Ministero è già fissato per il prossimo 5 giugno per la verifica degli impegni assunti.