
Spiriti guida di Donà-Lanza: "Ecco le nostre geografie sonore e sentimentali"
"Spiriti guida fa parte di un processo naturale in cui, specie agli inizi, eseguire cover è un po’ una palestra creativa per chi fa il nostro mestiere, ma in questo caso c’è qualcosa di più: un interscambio di ascolti e spunti fra me e Saverio nato in tanti anni di progetti e tour insieme". Da Battisti ai Bee Gees, da Monteverdi ai Beatles, senza dimenticare Sinead O’Connor, Battiato, Bjork e tanti altri riferimenti che si intrecciano al (e in qualche modo hanno fatto germinare il) repertorio della Donà e di Lanza. Debutta venerdì alle 21 al Teatro di Fiesole ’Spiriti guida’, lo spettacolo– concerto a cura di Toscana Produzione Musica in collaborazione con Ponderosa che vede Cristina Donà e Saverio Lanza tracciare le rispettive geografie sonore e sentimentali, rendendo omaggio a voci e influenze che nel tempo li hanno ispirati ed emozionati. "Non è solo una questione di bravi maestri – dice la Donà -. La nostra musica è il risultato di tanti fattori. In primo piano ci sono l’elaborazione e le capacità personali, ma tutti noi siamo composti da vari tasselli, da esperienze che fanno parte delle nostre vite e delle nostre creazioni".
Sono queste sfaccettature emotive che alimenteranno la performance del duo che inserirà fra una canzone e l’altra aneddoti, brevi parlati a commento del percorso tracciato da questo set che si annuncia vibrante, evocativo, poetico. "Non si tratta di un esercizio di stile – ribadisce Lanza -La scelta dei brani è stata durissima, anche perché abbiamo un retaggio non proprio sovrapponibile, per questo abbiamo deciso di lasciare la scaletta aperta". I brani saranno eseguiti al piano, alla chitarra elettrica e acustica, con un pizzico di elettronica vintage quando serve, ma l’atmosfera sarà perlopiù unplugged per evidenziare ancora di più l’anima emozionale del live. "Ci piace l’idea di essere sinceri e allo stesso tempo contaminare in modo costruttivo con le nostre personalità questi spiriti guida – ribadisce Cristina -. E’ un’avventura complessa condividere con il pubblico questo tributo che è fatto anche di sfumature, di riflessioni su anche altre forme di arte e legare tutto insieme secondo più prospettive. Musicali, di testo o più concettuali. Il tutto alla nostra maniera, non facendo il verso a nessuno".
Giovanni Ballerini