Nel 2006 si sposò con una dottoressa italiana; nel 2013 si separò, tornò nel suo paese d’origine, la Nigeria, è lì contrasse un nuovo matrimonio con una connazionale. Così, quando successivamente è tornato in Italia e ha iscritto il suo nuovo nucleo familiare all’anagrafe, era sposato due volte. Bigamia, l’accusa nei confronti di un 53enne. Accusa che però è caduta ieri mattina, nell’udienza preliminare dinanzi al gup Antonio Pezzuti. Il giudice ha infatti prosciolto l’imputato, assistito dall’avvocato Samuele Zucchini, perché l’eventuale reato si sarebbe consumato in Nigeria al momento delle seconde nozze. Nel paese africano, comunque, la bigamia non è punita.
Finisce dunque la curiosa disavventura giudiziaria di un nigeriano, di professione parrucchiere, residente a Campi Bisenzio.
Disavventura che era iniziata proprio con il suo arrivo nel Comune dell’hinterland fiorentino: gli uffici municipali hanno infatti trasmesso alla procura la situazione dell’immigrato, che risultava sposato due volte. Le prime nozze , hanno poi ricostruito gli inquirenti, risalivano all’ottobre del 2006.
Nozze che si erano inceppate alcuni anni dopo: ma la sola separazione non cessa gli effetti giuridici del matrimonio. Il nigeriano o non lo sapeva, o non se n’è curata quando, nel febbraio del 2013 ha detto un’altra volta sì. Nell’agosto del 2017, è arrivato poi il divorzio dal primo matrimonio: qui, secondo la procura, si sarebbe consumato il reato di bigamia, ma il giudice non ha concordato con questa ricostruzione.
ste.bro.