C’è aria frizzante nella maggioranza a Palazzo Vecchio. L’ultimo caso politico riguarda Luca Santarelli, consigliere comunale della lista civica a sostegno di Sara Funaro: inizialmente non eletto, è poi subentrato a Marzio Mori a fine settembre ma che quello tra la sindaca e l’avvocato fiorentino non fosse lo stesso idillio dell’era Nardella si era capito subito. Nelle ultime 48 ore è successo di tutto – prima a causa di un ordine del giorno e poi per un duro comunicato del consigliere indirizzato all’assessore Andrea Giorgio - e Santarelli (che nello scorso mandato faceva parte della lista Nardella) sembra essere non lontano dall’idea di uscire dalla maggioranza. Lo strappo, se non sarà ricucito, potrebbe non essere lontano.
Nel Consiglio comunale di lunedì scorso, in un ordine del giorno legato al bilancio di previsione 2025-2027, firmato dai componenti della maggioranza, è stato tolto manualmente il nome di Santarelli. L’odg invita la sindaca Funaro e la giunta "a proseguire, negli anni a venire, l’importante opera di attuazione delle linee programmatiche di mandato, orientate a migliorare la qualità della vita promuovendo equità, innovazione e sostenibilità, garantendo e incrementando i servizi, per una Firenze ‘giusta’, ‘futura’, ‘sicura’, ‘sostenibile’ e ‘per tutti’". "L’odg non vede il nome del consigliere Santarelli, cancellato manualmente dalle firme. Salvate il consigliere Santarelli", è stato il commento ironico del capogruppo Spc Dmitrij Palagi. Che ha parlato "di tensioni irrisolte, che in Santarelli trovano voce esplicita".
A distanza di poche ore Santarelli si è scagliato contro l’assessore alla mobilità Giorgio che della giunta rappresenta l’anima schleiniana più forte: dal 31 ottobre, ha detto il consigliere, "Giorgio ha sulla sua scrivania una mia interrogazione che lo sensibilizzava sullo stato di degrado del manto stradale di via Carducci e per sapere quando sono programmati i lavori. La domanda è stata posta dietro stimolo di un gruppo di cittadini. Dispiace dell’attesa di mesi, visto che la domanda appunto è dei cittadini". "Si spera non serva il morto per aver risposta dall’assessore", il duro commento di Santarelli. E considerando che Santarelli e Giorgio farebbero parte della stessa maggioranza di governo cittadino.
I due fatti apparentemente slegati in realtà, secondo qualcuno, sono collegati e sono indice del profondo malessere del consigliere nei confronti dell’attuale maggioranza. Un malessere che andrebbe avanti da settimane e che avrebbe provocato qualche imbarazzo tra i dem. Lato Pd il capogruppo Luca Milani si è affrettato a dire che "non c’è nessun caso-Santarelli. Abbiamo presentato quell’ordine del giorno mettendo tutti i nostri nomi ma Santarelli non era presente in aula e allora ci ha detto che era meglio non firmare quell’atto. Ma solo perché era assente. Il comunicato su Giorgio è poi un’altra cosa. Sono aspetti separati. Se si mettono insieme si costruisce un caso ma secondo me è un errore". Sulla tempistica però qualche dubbio resta anche perché in diversi hanno raccontato di un Santarelli irrequieto. "Più che la mia parola, credo che sia necessaria la parola della sindaca Funaro, la più autorevole della città", ha commentato la capogruppo della lista Funaro Michela Monaco. Mentre Giorgio e Santarelli non commentano. Ma nemmeno gettano acqua sul fuoco. E a volte anche i silenzi sono significativi.
Niccolò Gramigni