
Obbiettivo donne. O una sola donna, lei, la dipendente comunale dell’ufficio di prossimità "GavinanaGalluzzo" di via Tagliamento 4 che giovedì ha scoperto per caso una microspia nella toilette del suo ufficio. Bagno riservato al personale femminile. La signora ha formalizzato in questura la denuncia contro ignoti. E’ parte offesa. Una. Altre donne spiate dovrebbero prima "riconoscersi" nelle immagini della videocamera. Ma chi l’ha messa aveva come obiettivo morboso solo lei o piuttosto il disegno voyeuristico riguardava l’intero universo femminile che andava in questa toilette? Aspetto da chiarire. Anche per – forse – circoscrivere l’indagine. Comunque: diversi video, insomma, potrebbero "nascondere" l’intento di osservare una sola donna. E dunque non è escluso che la ’sorvegliata speciale’ possa davvero essere una sola, la donna le cui conoscenze sono al vaglio degli inquirenti.
La telecamera è piccola, micro, di nuova generazione. Era ’agganciata’ con lo scotch al bordo di un cestino di rifiuti e ‘puntata’ contro il wc, per riprendere una persona nell’atto di spogliarsi parzialmente per fare i propri bisogni. Così l’ha trovata la signora, così lei ha spiegato ai poliziotti delle Volanti diretti da Alfonso Di Martino che hanno sequestrato la videocamera. L’indagine non può prescindere dal luogo di lavoro. Devono essere sentiti come ‘persone informate dei fatti’ gli altri dipendenti dell’ufficio. O chi comunque potrebbe avere avuto accesso a ‘quel’ bagno. La polizia procede per ‘Interferenze illecite con strumenti video’.
giovanni spano