Stadio della Roma, Bonifazi assolto. Renzi: “Cosa ci hanno fatto in questi anni. E nessuno chiede scusa”

Questo il primo verdetto sulla maxi indagine della Procura capitolina sul nuovo impianto sportivo

Francesco Bonifazi e Matteo Renzi

Francesco Bonifazi e Matteo Renzi

Firenze, 6 aprile 2024 – “Assolto. Dopo un calvario durato più di 6 anni, non posso dirmi felice, perché essere accusati di aver violato la legge, essere sottoposti a un processo e per giunta scoprire di essere sotto indagine dalle telefonate di un giornalista del Fatto quotidiano è un calvario che non auguro a nessuno. Soddisfatto quindi, ma non felice. La mia battaglia per una giustizia giusta continuerà con ancora più consapevolezza". Lo scrive su X Francesco Bonifazi, esponente di Italia viva ed ex tesoriere del Pd, dopo l'assoluzione nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma.

E sulla sentenza di primo grado è intervenuto anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi: “Ho atteso stamani di vedere come i media scegliessero di dare la notizia dell'assoluzione del mio amico Francesco Bonifazi. Qualche trafiletto, zero enfasi, nessuna intervista. La verità è che me l'aspettavo. Perché il fatto che Francesco fosse innocente non è una notizia: lo sapevano tutti. La vera notizia è che in questi anni si è consumato contro di me e contro i miei amici un attacco spaventoso. I miei parenti, i miei collaboratori, i miei amici sono stati indagati, perquisiti, qualcuno persino arrestato perché erano vicini a me. Solo per questo”. "Hanno inventato con la complicità di alcune redazioni finti scandali che non esistevano: Tempa rossa, le banche popolari, Open, il finanziamento illecito, la Leopolda, Consip. Roba buona per massacrarci nei talk, ma dal punto di vista processuale non c'è mai stato nullo. Nulla. Solo sette anni di fango sui media per colpire me e i miei, per azzopparci politicamente, per impedirci di crescere nei sondaggi», aggiunge. 

Anche il ministro Crosetto ha commentato la sentenza: “Dopo sei anni oggi è stato assolto anche Francesco Bonifazi. Mancava forse solo più lui al lungo elenco di persone che subirono il plotone di esecuzione giudiziario, perché vicine a Matteo Renzi. Si può chiamare Giustizia ciò che dopo anni si rivela solo volontà di persecuzione?”