Firenze, 19 dicembre 2023 – Niente Castellani, no al Padovani (anzi, ni, ma solo come extrama ratio), figuriamoci poi l’ipotesi di traslocare a Modena o a Cesena. La Fiorentina vuole assolutamente restare al Franchi.
E per rimanere al Campo di Marte serve una proroga, quella che permetterebbe di utilizzare i fondi stanziati per il restyling anche oltre la scadenza fissata del 2026. Tutto ruota intorno ad una lettera (potremmo anche definirla una bella letterina di Natale) che il sindaco Nardella, in rappresentanza del Comune, proprietario dell’impianto, dovrebbe inviare al Governo per chiedere un intervento legislativo che permetta di ritardare i lavori del Franchi. In questo modo la Fiorentina continuerebbe a giocare allo stadio, i cantieri procederebbero a blocchi e i famosi 151 milioni necessari per la ristrutturazione (parziale) dell’impianto sarebbero comunque garantiti indipendentemente dalla data di fine lavori.
La società viola, che ha chiesto al sindaco Nardella di scrivere al Governo, non ha ancora visto nero su bianco, ma proprio ieri sera, durante il Consiglio comunale, il primo cittadino ha aperto alla possibilità della richiesta. "Ho sempre detto che bisognerebbe trovare il modo di conciliare le esigenze della Fiorentina con quelle della durata dei lavori al Franchi – ha spiegato il primo cittadino – tanto che ho detto al direttore generale Joe Barone che in queste ore stiamo predisponendo una lettera da inviare al Governo con la quale chiedere l’apertura di un tavolo per affrontare la questione Franchi e trovare una soluzione per conciliare i tempi e le modalità dei lavori con le esigenze della Fiorentina". Questo, dunque il primo passo. Nel caso in cui il Governo accettasse la richiesta del Comune, a quel punto, il problema trasloco non si porrebbe più.
Finita qui? Macché. Anzi, il bello arriva proprio nel momento in cui si affronta l’argomento soldi extra. Come ormai tutti sanno il finanziamento da 151 milioni non basterebbe a completare il restyling del Franchi, ma ne servirebbero altri 55 a cui, secondo la Fiorentina, ne dovrebbero essere aggiunti 40-45 per le opere di rifinitura interna, non contemplate nel bando per l’assegnazione dei lavori. Chi paga? Il punto è proprio questo.
Una volta trovati i 55 milioni di euro (a questo secondo la Fiorentina dovrebbe pensare l’Amministrazione comunale) la società viola potrebbe poi essere disposta ad occuparsi dei lavori di finitura interna, sempre che la spesa di concessione per l’uso dell’impianto non venga innalzata fino ad arrivare a cifre fuori mercato. Insomma, la soluzione defintiva non è ancora stata trovata. Le parti si sentono e si mandano messaggi in codice. La Fiorentina attende l’invio della famosa letterina, mentre il Comune sta cercando di capire se i 55 milioni potrebbero arrivare attraverso un mutuo con l’avallo del Credito Sportivo. La partita a scacchi continua, ma il tempo stringe. E se non si trova una soluzione rapida rischiano tutti di restare con il cerino in mano.