ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Stadio Franchi, avanti tutta col progetto. Se i 55 milioni non arriveranno verrà realizzato in due fasi

Il sindaco : "Dubito che il governo possa evitare di impegnarsi nel trovare una soluzione" Si segue il cronoprogramma: appalto e progetto esecutivo per non perdere i 95 milioni

Il progetto di restyling del Franchi

Il progetto di restyling del Franchi

Firenze, 3 maggio 2023 – Tutto e subito. Per il restyling del Franchi Nardella punta ancora a ottenere i 55 milioni dal governo. Perché i no per adesso sono arrivati solo a parole, mentre il via libera al finanziamento del Pnrr è stato dato da un decreto interministeriale di un anno fa. Insomma, per i soldi negati dalla commissione europea "credo che il governo non possa non prendersi l’impegno a trovare una soluzione per sostituire queste risorse", spiega il sindaco. Tra l’altro il ministro dello sport Andrea Abodi più volte ha rimarcato la necessità di fare investimenti pubblici per rinnovare gli stadi italiani, per la candidatura a Euro 2032. Dichiarazioni in contraddizione evidente con altri esponenti del governo e in particolare del vicepremier Matteo Salvini che ribadisce non si possano spendere denari pubblici per gli stadi. Nardella non si opporrebbe a un finanziamento del privato "ma la Fiorentina ha ribadito, con le parole autorevoli del patron Commisso che non investirà sull’impianto". Sempre Abodi ha parlato dell’importanza delle coperture fotovoltaiche. "Ogni stadio deve diventare una comunità enegetica", ha detto. Infatti a Roma, allo stadio Olimpico, si rifarà la copertura con un investimento di 80 milioni di euro: produrrà energia per Monte Mario e Foro Italico. Come farà il Franchi se verrà completato.

“C’è una gara pubblica in corso", per l’assegnazione dei lavori. Quindi si va avanti. "Sono già state inviate le comunicazioni alle ditte per la presentazione delle offerte che arriverà entro queste settimane, dopodiché si farà la progettazione esecutiva, e affideremo la realizzazione dei lavori", dice Dario Nardella.

Alla fine , se i soldi non dovessero arrivare, c’è la exit strategy. "Abbiamo fatto molte opere pubbliche in vari step. Si guardi al teatro dell’Opera: era un progetto unico ed è stato fatto a step. Ed è costato complessivamente 262 milioni. Anche l’azienda di progettazione Arup ha detto a La Nazione che si può fare. "Tantissime opere pubbliche in Italia sono state fatte così, e a noi manca solo una parte minoritaria del budget, quindi partiamo, non stiamo fermi ad aspettare" perché "rischiamo di perdere anche quelli che già abbiamo".