ANTONIO PASSANESE
Cronaca

In due per il “Franchi”, incognita sulle ditte. Bando da 151 milioni: primi lavori nel 2024

La soddisfazione del sindaco e l’attacco delle opposizione e di IV. Oggi la commissione esaminatrice procederà all’apertura delle buste

Il rendering del nuovo stadio Artemio Franchi così come lo ha immaginato il Comune

Il rendering del nuovo stadio Artemio Franchi così come lo ha immaginato il Comune

Firenze, 12 dicembre 2023 – Sono due le offerte presentate al bando di gara, da 151.308.000 euro per i lavori di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi. Il responsabile unico del progetto, ieri allo scadere del termine ultimo per la partecipazione alla gara, ha immediatamente nominato la commissione giudicatrice che oggi alle 15 procederà all’apertura delle offerte tecniche in seduta online, alla quale potranno assistere solo i soggetti che hanno presentato l’offerta. Subito la commissione si metterà al lavoro per la valutazione. Una volta conclusa questa fase, si precisa da Palazzo Vecchio, sarà individuata una data per comunicare il punteggio assegnato alle offerte tecniche e per procedere all’apertura delle offerte economiche. Sarà quindi stabilita la migliore e l’ufficio gare potrà procedere alle verifiche amministrative propedeutiche all’aggiudicazione, che deve avvenire entro il 31 dicembre.

"Oggi (ieri, ndr) è una giornata molto importante. Il fatto che siano state presentate ben due offerte conferma la correttezza e la bontà della gara e ci infonde fiducia per i prossimi passaggi. Abbiamo raggiunto un traguardo impensabile fino a pochi mesi fa, per il bene del quartiere di Campo di Marte e di tutta la città. Proseguono contatti costanti e proficui con la Fiorentina per tutte le fasi di sviluppo del progetto e per le relative implicazioni logistiche", il commento del sindaco di Firenze, Dario Nardella.

Alla soddisfazione del primo cittadino si contrappongono le incertezze delle opposizioni. Primi fra tutti, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle che, in una nota, affermano che "151 milioni di soldi pubblici per lo stadio sono insufficienti? Sarà la Fiorentina a mettere sotto ricatto l’amministrazione concedendo quanto manca a condizione di avere piena autonomia per gli spazi commerciali – scrive il capogruppo Roberto Di Blasio – Come intende procedere Palazzo Vecchio nel caso in cui non fossero reperiti in altro modo i 55 milioni di euro venuti meno dal Pnrr? Nessuna risposta esaustiva, come era facile prevedere, ufficialmente nessuna conferma sui lavori previsti oggi e se il progetto a bando prevede la copertura di tutto lo stadio o solo di una parte".

Ai grillini fa eco il consigliere (e probabile candidato sindaco) di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi, secondo cui "il tema delle buste è secondario rispetto ai soldi che mancano e all’incertezza sul Padovani confermata anche durante la seduta di ieri. Il Sindaco incrocia le dita e confida nella sorte, ma così non si governa. Anche perché le due offerte sono tante e dovranno essere valutate". Tra tutti i partiti di minoranza la posizione più morbida è quella di Fratelli d’Italia e del capogruppo Alessandro Draghi che giudica "positivo il fatto che non sia andata deserta la gara e che la Fiorentina abbia un dialogo costante con il governo. Rimane pero l’ansia di capire dove si svolgeranno le partite casalinghe della squadra gigliata. Residenti, che auspicano una Ztl viola, ed esercenti che lavorano attorno al Franchi necessitano di risposte repentine".

Infine la renzianissima Mimma Dardano (che, ricordiamo, è parte integrante della maggioranza) chiede di interrompere la gara e chiede all’amministrazione: "Dove andranno i 30mila tifosi per i prossimi 3 anni di lavori al Franchi? Perché a oggi non ci sono certezze su quando inizierà e finirà il cantiere. Si stanno sprecando soldi pubblici che sarebbero potuti servire per cose più urgenti e per i cittadini".