Il comune compra tre tavole di Staino, ma scoppia la polemica. Si tratta di tre bozzetti, pagati 10mila euro, che legano Scandicci a Bobo, il personaggio ‘figlio’ del vignettista recentemente scomparso che ha vissuto buona parte della vita a San Martino alla Palma. In una Bobo indossa una t-shirt con la scritta "I love Scandicci", ed è sormontato dalla scritta "Bobo in New York – Sergio Staino 1984". Un’altra è dedicata a Mila Pieralli, sindaca di Scandicci dal 1980 al 1990. L’ultima tavola, denominata "Lost in the stars", contiene tre strisce. "L’acquisto delle opere dalla famiglia Staino – fa sapere l’amministrazione – era già stato predisposto dalla giunta Fallani. L’acquisizione prevede anche la cessione dei diritti d’autore patrimoniali al Comune, che diviene così soggetto autorizzato allo sfruttamento economico delle opere".
L’idea è quella di utilizzare queste tavole non solo per allestire percorsi espositivi e museali, ma anche per altri progetti volti a rafforzare l’identità della città (buona parte delle tavole riguarda proprio il rapporto tra Staino e Scandicci), con conseguenti ulteriori vantaggi economici. Di recente, fa sapere il comune, anche la Regione ha reso omaggio a Staino prevedendo l’acquisto di quattro opere e con una sala a lui dedicata.
L’acquisto però ha sollevato qualche polemica di metodo da parte dell’opposizione. "Di norma – ha detto Giovanni Bellosi (Scandicci Civica) – le opere degli artisti del territorio, come è il caso di Staino, sono conferite a titolo gratuito all’amministrazione comunale proprio a sancire e rendere eterno il legame col territorio. L’acquisto con questa metodologia, è di certo un’anomalia e un atto inopportuno. E le opere scelte rappresentano davvero al meglio il legame fra l’artista e il territorio? Ne ho personalmente viste di ben più significative in tante case di scandiccesi. Credo che questo atto non renda onore alla memoria di Staino che sempre si è dimostrato generoso nei confronti della nostra città e dei nostri concittadini con tanti incarichi svolti in vita pro bono e per attaccamento alla comunità".
"Sergio era un uomo e un artista straordinario – ha detto la sindaca Claudia Sereni – che ha lasciato un’eredità ricchissima di opere, ma soprattutto di incontri e di storie da raccontare alla città. A noi è toccato il compito di valorizzare a livello locale e nazionale le sue opere e la sua memoria, siamo la prima amministrazione che si trova a lavorare non più insieme a Sergio Staino ma per Sergio".
Sempre nell’ottica di rafforzare il profondo rapporto tra Scandicci e la figura di Sergio Staino, l’amministrazione comunale, confermando una scelta già predisposta dalla precedente giunta, ha ritenuto opportuno rendergli omaggio attraverso la realizzazione di una statua di Bobo, che nei prossimi mesi sarà collocata nell’area del Castello dell’Acciaiolo. E ancora, Scandicci renderà omaggio al vignettista con una mostra dedicata ai suoi lavori, realizzata da Lucca Crea che sarà inaugurata il 14 dicembre prossimo, ore 15,30, al Castello dell’Acciaiolo.
Fabrizio Morviducci